Giorni cruciali sui giudizi dei trasporti pubblici locali da parte dei sindacati, associazioni commercianti e consumatori. I primi a tirare bordate sono le segreterie provinciali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Faisa-Cisal che parlano di Lanciano abbandonata a se stessa. Sotto la lente d'ingrandimento la situazione dell'ex Sangritana «che - dicono i rappresentanti Maurizio Di Martino, Pietro Angileri e Pasquale Romano, viene sistematicamente estromessa dalle logiche aziendali di Tua dopo la fusione delle tre aziende partecipate dalla Regione». Il territorio frentano rischia di implodere per gli innumerevoli disagi che lavoratori e utenti si trovano a fronteggiare quotidianamente. Per le tre organizzazioni sindacali «i temi principali della vertenza sono la cronica carenza di personale viaggiante su ferro, bigliettazione ferroviaria pressoché inesistente e a totale vantaggio di Trenitalia e inoltre le strutture aziendali in completo abbandono e i mezzi su gomma privi di aria condizionata e con fermi macchina che rasentano il 50% quotidianamente». Di Martino, Angileri e Romano aggiungono: «C'è poi la sperequazione tra il personale ex Sangritana e quello restante di Tua, oltre al sistematico boicottaggio di protocolli d'intesa, contratto di lavoro, accordi aziendali e relazioni industriali. Solo per questo territorio, si aggiunge, la ricerca degli orari online è inesistente e in aggiornamento da oltre 9 mesi. Infine mancanza di materiale di consumo nei bagni aziendali da più di 3 mesi». I sindacati si dicono preoccupati per la disattenzione che il vertice aziendale ha per l'unità produttiva di Lanciano. «Si ha la sensazione che il territorio Frentano è passato da titolare di un'azienda ferroviaria ultra centenaria a fanalino di coda della Regione», chiudono Filt, Fit e Faisa. A tenere alta l'attenzione anche Ascom Abruzzo e Arco Consumatori che domani presenteranno un sondaggio sulla qualità del trasporto urbano a Lanciano con indagine su vari fattori, tra cui pulizia, comfort, efficienza.