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Data: 29/06/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Maggioranza zoppa, grandi manovre. Chi può influire sul futuro politico. Incubo voltagabbana per Di Pangrazio: pronto un documento per bloccare i cambi di casacca. Alcuni consiglieri neofiti, altri fedelissimi. Ma c'è anche chi ha un passato fatto di cambiamenti. Ma la coalizione De Angelis esclude patti. Stirpe: «Senza numeri si torna alle urne»

AVEZZANO L'incubo ingovernabilità del Comune agita il sonno di quanti hanno speso denaro e tempo per farsi eleggere dagli avezzanesi. E in attesa della proclamazione - l'apposita commissione guidata dal presidente del tribunale è al lavoro da giorni - il caso "anatra zoppa" pone degli interrogativi, tanto che la coalizione dello sconfitto Gianni Di Pangrazio sta approntando un documento per impedire ai propri consiglieri eletti di offrire la stampella al vincente Gabriele De Angelis. Quest'ultimo, in caso di "anatra zoppa", avrebbe appena nove consiglieri. Contro i 13 della coalizione Di Pangrazio, tutti all'opposizione, compreso il sindaco sconfitto (ai quali devono aggiungersi Francesco Eligi dei 5 Stelle e l'avvocato Leonardo Casciere).Il tutto per effetto di una legge che distribuisce i seggi premiando il raggruppamento che al primo turno ha ottenuto il 50% + 1 dei voti validi. De Angelis non avrebbe i numeri per amministrare e sarebbe dunque costretto a chiedere soccorso ad almeno tre o quattro elementi avversari alle urne. Ma perché tanta preoccupazione? Qual è la carriera politica dei dodici consiglieri che potrebbero decidere il futuro politico di Avezzano, tanto da costringere a una manovra preventiva anti-voltagabbana? Tra i 12 troviamo Lino Cipolloni, segretario provinciale dell'Udc, in consiglio comunale da 27 anni. Eletto con la Dc ai tempi di Eleuterio Simonelli sindaco, negli anni approda prima nei Liberal e poi nel Pdl. Cinque anni fa, nel centrodestra, sostiene la candidatura di Italo Cipollone, aspirante sindaco contrapposto a Di Pangrazio, perde e finisce in minoranza. Prima di riposizionarsi, dopo un paio d'anni, e andare a far parte della maggioranza Di Pangrazio. Che all'epoca aveva bisogno di stampelle. Percorso più o meno simile è quello di Antonio Di Fabio, ex assessore nel centrodestra di Floris, anti-dipangraziano nel 2012 e poi finito nella sua giunta. Dell'Udc, che ad Avezzano è il partito più votato al primo turno, fa parte anche Luigia Francesconi, dirigente della Saes, moglie di Lorenzo De Cesare, altro ex assessore di Di Pangrazio, prima di una velenosa rottura e di una ritrovata intesa. Fra i dodici ci sono anche Domenico Di Berardino e Ferdinando Boccia, due fedelissimi di Di Pangrazio, il primo in quota Pd, già consigliere comunale di centrosinistra al tempo dell'opposizione a Floris e presidente uscente del consiglio comunale, l'altro vicesindaco. Boccia è stato l'unico in giunta a essere rimasto in sella dal 2012, superando indenne le turbolenze politiche.Altro fedelissimo è il medico Gianfranco Gallese, impegnato nel sociale, eletto per la prima volta nel 2012 con una lista civica. L'avvocato Roberto Verdecchia, invece, comincia la a carriera politica nel 1999 nel Partito socialista italiano. Nel maggio 2007 viene eletto per la prima volta ed entra in consiglio comunale all'opposizione nella legislatura Floris. Ma prima, nel 2005, sempre col Psi, è candidato alla Provincia. Strada che riprova nel 2010, stavolta col Pd. Nel 2012 è di nuovo in Comune, però in maggioranza, con la lista civica Per Avezzano. E dopo un po' diventa assessore. Anche Giovanni Luccitti, 57 anni, inizia la militanza col Psi, col quale si candida in Comune nel 2002 e nel 2007. Nel 2012 è con il Pd e rientra in consiglio tre anni più tardi. Alle ultime amministrative lo troviamo con Abruzzo Civico, sempre con Di Pangrazio. Cinque anni fa, prima volta in consiglio per l'ex rugbista Mario Babbo, avvocato. Rimasto legato a Di Pangrazio anche nell'ultima tornata elettorale. Ci sono poi i neofiti della politica: l'avvocato Cristian Carpineta, l'architetto Gabriele Tudico e l'imprenditrice Sonia Di Stefano. Resteranno tutti fedeli a Gianni Di Pangrazio, che ha fatto appello alla moralità di ognuno per evitare salti di convenienza, o qualcuno, parlando di interesse supremo della città, andrà via? Lo dirà "l'anatra zoppa", se così sarà.

Ma la coalizione De Angelis esclude patti. Stirpe: «Senza numeri si torna alle urne»

AVEZZANOQuelli della coalizione "Insieme" capeggiata dal sindaco eletto Gabriele De Angelis, che per primi in campagna elettorale avevano messo le mani avanti bocciando eventuli saltimbanchi della politica, non si pongono nemmeno il problema. Se non dovesse essere applicato il principio di governabilità sancito dal Consiglio di Stato, che attribuisce 14 seggi al sindaco più votato e dieci all'opposizione, si tornerebbe alle urne, costringendo la città a un anno di commissariamento. Anche il sindaco eletto Gabriele De Angelis è stato chiaro a tal proposito. Tesi rafforzata da Sandro Stirpe, coordinatore di Partecipazione Popolare, schieramento che fa parte della coalizione. «Abbiamo fatto una consultazione fra tutti coloro che compongono la coalizione», sostiene Stirpe, «se dovesse esserci l'anatra zoppa non potremmo governare, non chiederemo sostegno a nessuno perché non possiamo stare sotto ricatto e torneremo alle urne. A quel punto la vittoria di De Angelis sarà ancora più schiacciante». Ieri l'imprenditore eletto sindaco ha incontrato la senatrice Federica Chiavaroli, che è anche coordinatrice regionale di Alternativa Popolare, accompagnata in città da Massimo Verrecchia, coordinatore provinciale di Ap e capo segreteria della Chiavaroli. «Ho voluto portare i miei auguri al nuovo sindaco di Avezzano», sottolinea la senatrice Chiavaroli, che poi ha raggiunto L'Aquila per congratularsi con Pierluigi Biondi, nuovo sindaco del capoluogo.«Gioia per l'elezione di Gabriele De Angelis a sindaco di Avezzano» è stata espressa da Emilio Iampieri, consigliere regionale e dirigente di Forza Italia. «La lista Forza Avezzano ha avuto un ruolo determinante nella competizione elettorale», aggiunge Iampieri, «ruolo che sarà trainante anche nell'amministrazione comunale che si appresta ad insediarsi. Ringrazio il coordinatore regionale Nazario Pagano, che per primo ha creduto in questa candidatura e in questo progetto, ma la nostra gratitudine va anche al presidente Silvio Berlusconi che, con il suo prezioso endorsement nei confronti di De Angelis, ha dato un contributo decisivo nell'affermazione di un candidato dal profilo decisamente moderato e a Mara Carfagna, sempre più di casa ad Avezzano: dalla battaglia per il no al referendum costituzionale all'intervento nel comizio di chiusura in piazza Risorgimento al fianco di De Angelis. Ringrazio altresì la senatrice Paola Pelino e l'onorevole Fabrizio Di Stefano, parlamentari che hanno dimostrato una volta di più di avere a cuore il nostro territorio. Con l'elezione di Gabriele De Angelis», conclude Iampieri, «Forza Italia torna protagonista della vita cittadina e apre una nuova fase di rilancio del centrodestra, alla cui riunificazione inizieremo a lavorare già da domani con tutte le donne e gli uomini di buona volontà».

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