ROMA Per tre milioni e mezzo di pensionati l'inizio dell'estate porta una bella notizia: da oggi scatta la quattordicesima. Per un milione e mezzo di loro sarà la prima volta, in quanto sono stati aumentati i limiti di reddito richiesti. Non c'è bisogno di fare domanda: la somma aggiuntiva sarà automaticamente accreditata dall'Inps, già disponibile da oggi con il rateo di luglio per chi riceve la pensione presso le Poste, da lunedì per chi ha un conto corrente bancario.
La quattordicesima spetta ai pensionati da lavoro - privato, autonomo o pubblico - che hanno i seguenti requisiti essenziali: anagrafico, ovvero aver compiuto i 64 anni di età; reddito individuale non superiore a 13.049,15 euro l'anno. Ed è questa la vera novità, con la legge di Stabilità 2017 il governo ha infatti alzato il limite di reddito massimo per percepire la quattordicesima per la pensione: in precedenza era pari ad 1,5 volte la pensione minima (nel 2016 pari a 9786.86 euro lordi all'anno, ovvero 752,83 euro per 13 mensilità); ora è passato a fino a 2 volte l'importo della pensione minima (per il 2017 quindi il limite massimo è 13.049,15 euro l'anno).
Il reddito da prendere in considerazione è quello individuale del pensionato (quindi non si somma con quello dell'eventuale coniuge). Non entrano a far parte del calcolo del reddito, la casa di abitazione, gli assegni al nucleo familiare, l'indennità di accompagnamento, il trattamento di fine rapporto e gli altri redditi soggetti a tassazione separata. Vanno invece calcolati nel reddito individuale eventuali altre pensioni (anche da altri Stati); i redditi da lavoro; gli interessi bancari, postali, sui titoli di Stato, quote di investimento, vincita al Lotto ecc; redditi di partecipazione a società e imprese; redditi di terreni e fabbricati in Italia e all'estero; altri redditi assoggettabili all'Irpef (assegni alimentari e di mantenimento ecc); rendite vitalizie o a tempo determinato costituite a titolo oneroso in Italia e all'estero; assegno di mantenimento corrisposto dal coniuge separato; redditi da capitali prodotti all'estero.
LE FASCE
L'importo della quattordicesima varia a seconda degli anni di contribuzione versata ed è compreso tra 336 e 655 euro. Per chi già aveva diritto all'assegno (redditi fino a 9.876,86 euro) l'importo è stato aumentato del 30%. In questi casi quindi la quattordicesima sarà pari a 437 euro se si hanno fino a 15 anni di contributi, a 546 euro se si hanno da 15 a 25 anni di contributi e a 655 euro se i contributi superano i 25 anni. Per la nuova fascia di reddito, (quella compresa tra 9.786,87 e 13.049,14 euro), la quattordicesima parte da 336 euro (fino a 15 anni di contributi), passa a 420 euro (tra i 15 e i 25 anni di contributi) e arriva a 504 euro (con più di 25 anni di contributi). Per i pensionati da lavoro autonomo si considerano tre anni di contributi in più rispetto ai dipendenti.
La quattordicesima spetta a chi ha una pensione da lavoro gestita dall'Inps e non a chi riceve una pensione di carattere assistenziale (assegno sociale, invalidità civile, vecchiaia per le casalinghe, ecc.). L'assegno ordinario di invalidità, in quanto frutto di contributi, rientra tra i beneficiari della quattordicesima. La somma aggiuntiva spetta anche a chi ha una pensione di reversibilità, ma in misura ridotta, pari al 60% dell'importo che spetterebbe al coniuge defunto.