Dal nostro infiltrato speciale: da sabato scorso alla Fonderia Mapero’ ha un inviato/infiltrato specialissimo, che ci ha raccontato qui quello che ha visto, al di là dei resoconti infiorettati dei protagonisti, delle foto a campo stretto condivise sui social da assessori e fedelissimi e a dispetto delle cronache edulcorate e sovvenzionate con i fondi della Regione. Il post di ieri lo avete letto, e se non lo avete fatto potrete trovarlo qui sotto, tra quelli di ieri. Oggi il nostro infiltrato speciale ci ha mandato tre foto, emblematiche della Fonderia, arricchite di didascalia, che raccontano il clima e il paesaggio: tanto nella sostanza, aveva già detto tutto.
Ognuno ha quelle che si merita: chi le Veline, chi le Ombrelline. In questo caso Dalfy e i suoi hanno le Ombrelline, ingaggiate per riparare dalla pioggia lui e il ministro De Vincenti e poi, già che c’erano, per ripararli dal sole. Insomma, alla Fonderia ci mancava solo questa: un esempio classico di massima considerazione del lavoro femminile e di equità di genere (e pensare che quello del governatore era un partito di sinistra; centrosinistra, vabbè). Ma forse gli staffisti maschi erano occupati: chi a fare foto chi i salamelecchi (insomma non se la passano meglio). Scene così manco le geishe in Giappone.
Per la cronaca, il cerimoniere Dudù, allo stato civile Marzio Maria Cimini, ha fatto carriera: da cerimoniere e compagno di megafono, è passato a moderare il convegno col ministro. Con Dalfy si fa carriera in frettissima. E dalla Fonderia è tutto. Passo e chiudo (per fortuna).