L'AQUILA «Il megaparcheggio di Collemaggio versa nel degrado più totale. Sempre meno curato e presidiato, è diventato il biglietto da visita sgradevole della città». Durissima presa di posizione dei sindacati, all'indomani dell'ennesimo episodio violento accaduto all'interno del terminal "Lorenzo Natali", gestito dalla società M&P. Uno spazio senza vigilanza, abbandonato a se stesso, privo di adeguate misure di sicurezza. Cgil e Cisl insorgono, dopo il tentativo di accoltellamento, che si è consumato mercoledì scorso all'interno del parcheggio a due passi dal centro storico. Ad agosto scorso un lavoratore dell'azienda era stato malmenato. Qualche mese fa, invece, si era registrato il tentativo di aggressione ai danni di una ragazza. «Il terminal di Collemaggio è un luogo a rischio», dichiara Angelo De Angelis, della Cisl. «Non è possibile che accadano simili episodi, peraltro in pieno giorno». La biglietteria dell'azienda di trasporti Tua chiude alle 20,30. I dipendenti della società hanno chiesto e ottenuto che l'impiegata venisse scortata da un vigilante ogni sera, fino all'auto, all'interno del parcheggio, per garantirne l'incolumità. «Il segnale più evidente», incalza De Angelis, «della situazione pessima in cui versa la struttura. È necessario porre rimedio al problema: siamo fiduciosi che il nuovo sindaco convochi subito la società M&P per trovare un'intesa sulla gestione del megaparcheggio e dei parcheggi a raso». Un accordo che tarda ad arrivare. Intanto, gli episodi di violenza in quell'area continuano, mentre sul fronte occupazionale non arrivano notizie troppo rassicuranti.«I circa venti dipendenti della M&P, di cui cinque amministrativi, lavorano da tempo part-time», sottolinea Domenico Fontana, sindacalista della Cgil, «e percepiscono lo stipendio ogni tre mesi, quando arrivano i pagamenti dell'affitto dei piani riservati alla Tua e all'Ama». Garantire la sicurezza del megaparcheggio: è ciò che chiedono le organizzazioni sindacali. «Il primo passo è il ripristino del posto fisso di polizia municipale all'interno del terminal», dice Fontana. «La struttura è priva di controllo, completamente abbandonata. Quello che dovrebbe essere il biglietto da visita della città, dove transitano quotidianamente centinaia di studenti e lavoratori, si presenta come un luogo degradato e privo di servizi adeguati». Investita da una pesante crisi aziendale, la società M&P non riesce a far fronte alla gestione complessiva della struttura, tanto da aver ridotto l'orario di lavoro dei dipendenti, che percepiscono lo stipendio a fasi alterne. Una vertenza che si trascina, ormai, da mesi.