In relazione all'articolo del 29 giugno dal titolo "Io, ostaggio del treno per 70 km", Trenitalia precisa quanto segue: «Effettuate le doverose e scrupolose verifiche e visionati i rapporti del personale in servizio sul treno, si precisa che: il servizio viaggiatori nella stazione di Sulmona si è svolto regolarmente (così come risulta dal rapporto del capotreno in servizio e dall'analisi dei dati dei nostri sistemi "lettura zona"); a Sulmona sono scese numerose persone senza lamentare disservizi di nessun genere; la porta "incriminata" (n. D2 della vettura 508321870612) è risultata regolarmente funzionante sia a Pescara, durante le prove effettuate dal personale prima della partenza, che ad Avezzano, dove è stata nuovamente provata dal capotreno e da altro personale a bordo; la porta è stata aperta in presenza del cliente rimasto a bordo; non erano presenti a bordo treno clienti a ridotta mobilità, contrariamente a quanto si riporta nell'articolo. Conclusioni: probabilmente il cliente ha azionato la maniglia di apertura porta qualche attimo prima dello sblocco delle porte da parte del macchinista, e non riuscendo ad aprire la porta, si è spostato su altra vettura; nel frattempo era trascorso il minuto di sosta e il capotreno ha correttamente azionato il comando di chiusura porte»