Prime frizioni tra il nuovo sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi e il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso. Dopo l’annuncio del ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti e dello stesso D’Alfonso, su un futuro investimento da oltre un miliardo e mezzo di euro per la velocizzazione della tratta ferroviaria Pescara-Roma, il primo cittadino del capoluogo di regione avverte il governatore: “Non pensi di tenere fuori L’Aquila dal sistema delle infrastrutture e dei trasporti abruzzesi”.

Biondi rimarca:

“Il capoluogo della regione e le zone interne non possono essere messe in secondo piano rispetto a progetti di sviluppo che si rivelerebbero strategici per l’intera area appenninica. Il potenziamento del collegamento su ferro può essere una delle chiavi per il rilancio di un territorio che ha vocazioni e peculiarità da salvaguardare, tutelare e promuovere. Penso non solo al turismo ed al commercio, ma anche ad eccellenze che caratterizzano da sempre il capoluogo in campo regionale e nazionale, come la sanità o la cultura”.

Il neo sindaco dell’Aquila aggiunge:

“Non è più possibile che l’Abruzzo continui a marciare a due velocità e il campanile non c’entra. Un piano di sviluppo dei trasporti importante, come quello annunciato da De Vincenti e D’Alfonso, non può non assecondare e sostenere l’esigenza di crescita e sviluppo espressa dai cittadini dell’Aquila e del suo territorio con il voto del 25 giugno scorso”.

Evidente il tentativo di marcare la discontinuità rispetto all’ormai ex sindaco Cialente. Potrebbero essere le prime avvisaglie di un lungo braccio di ferro tra Biondi, che a differenza del suo predecessore non appartiene all’area politica di D’Alfonso, e l’amministrazione regionale di centrosinistra.