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Pescara, 24/07/2024
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Data: 03/07/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Fonderia, è polemica sugli ombrelli. Il bilancio della “Leopolda” peligna. E’ uscito un quadro controverso della regione

La storia ha tutti i caratteri di una polemica estiva, di quelle estati un po' turbolente che al sole alternano la pioggia. Ed è stato proprio il meteo incerto ad aver scatenato sulla seconda edizione di Fonderia Abruzzo, svoltasi venerdì e sabato scorsi nell'Abbazia celestiniana di Sulmona, una pioggia di polemiche dove certo gli ombrelli non sono serviti a riparare il presidente D'Alfonso e gli organizzatori dell'appuntamento, anzi. Proprio l'uso degli ombrelli è stato al centro delle dure critiche nei confronti di Fonderia Abruzzo, arrivate da amici e nemici, compagni di partito e oppositori politici: è successo, infatti, che per riparare il padrone di casa (D'Alfonso) e i suoi illustri ospiti (tra cui il ministro Claudio De Vincenti) prima dalla pioggia e poi dal sole, sul palco scoperto allestito nel cortile dell'Abbazia siano state chiamate una decina di ragazze che, munite di ombrello, hanno permesso ai relatori di non bagnarsi e di non prendere un'insolazione.
Insomma dritte in piedi dietro alle sedie sul palco a mo' di paddock girls, quelle cioè che nelle gare di Formula 1 riparano i piloti dalle intemperie. «Immagini raccapriccianti- esordisce Alexandra Coppola che del Pd voleva diventare segretaria regionale-. Mi fanno male vederle e mi fa male pensare che nel mio partito nessuna donna dirà nulla. Ora voglio capire chi è il responsabile di questo messaggio maschilista. Altro che quote rosa». Insomma uno schiaffo ai principi democratici, alle pari opportunità, all'emancipazione della donna in un partito che della pari dignità tra i sessi ha fatto una bandiera. Tanto più che, dei dodici volontari disponibili, sul palco a fare da parasole sono salite solo donne. Indignata si dice anche Sara Marcozzi del M5S: «E' questa la grande considerazione che si mostra per le donne, reggitrici di ombrelli, utilizzate per proteggere prima dalla pioggia, poi dal sole, i vigorosi uomini. Del resto da chi ha scaraventato via una donna dalla sua poltrona- scrive la grillina riferendosi all'episodio che la vide protagonista in Consiglio regionale- cosa ci si poteva aspettare».
Il presidente D'Alfonso si giustifica su Facebook, buttandola sull'ironia: «Nell'apprendere di queste polemiche, per la prossima edizione di Fonderia Abruzzo D'Alfonso ha ironicamente pensato ad un capitolato d'appalto nel quale sia prevista una voce riguardante i portatori di ombrelli in caso di sole e di pioggia- scrive in una nota il suo portavoce Santamaita-, tutti rigorosamente di sesso maschile. Il presidente ha anche confidato: Disponevo di un cappuccio nella giacca ma non l'ho usato per non passare per affiliato alla massoneria. Scherzi a parte, la natura strumentale di questa polemica è lampante. I commenti di chi ha visto in questa vicenda un affronto alla parità di genere sono davvero fuori luogo».

Il bilancio della “Leopolda” peligna. E’ uscito un quadro controverso della regione

Al di là delle polemiche, degli ombrelli, della pioggia e del sole, ma anche degli 80mila euro spesi per organizzare la “Leopolda d’Abruzzo”, quello di Fonderia è stato un appuntamento che è servito per fare il punto della situazione. «Le 36 ore di combattimento di idee», in realtà, hanno restituito un quadro dell’Abruzzo piuttosto controverso: tra i risultati, che pure ci sono stati, incensati dagli organizzatori e i numeri, che dicono ben altro, che hanno sottoposto i sindacati al ministro. Un Abruzzo bifronte, insomma, dove se da una parte la grande industria segue il passo della lenta ripresa, dall’altra la piccola e media impresa continua a soffrire. Le risposte a queste sofferenze dovrebbero arrivare dagli investimenti infrastrutturali che la Regione, ormai da tempo, dice di essere pronta a mettere in campo, con il Masterplan che su tutti guida i titoli di testa. La tempistica, però, non risponde sempre alle promesse. Sarebbe utile, insomma, che le idee si trasformassero almeno in parte in progetti e fatti. I frutti dei caucas (i gruppi di lavoro) dell’appuntamento di Sulmona sono ora in elaborazione; lo scorso anno da Fonderia furono selezionati una ventina di idee progettuali che sarebbe interessante capire in che modo sono state concretizzate. Tutto, comunque, dovrebbe convergere in un documento finale che sarà stilato dopo la Fonderia del prossimo anno che si dovrebbe svolgere a Vasto.

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