Le continue segnalazione di rotture degli autobus dei servizi extraurbani da parte degli utenti mettono in evidenza uno stato di salute precario nel nostro sistema di trasporto pubblico. Un avvocato teramano ha subito in dieci giorni ben tre rotture dei bus di Tua, di cui una molto pericolosa perché è avvenuta sotto la galleria di San Rocco. Ma come lui ce ne sono altri che segnalano disguidi continui ed odissee private con mezzi pubblici ormai ridotti ad essere precari nella meccanica, ma anche in parti della carrozzeria, senza più tendine, aria condizionata e perfino contrassegni dell'assicurazione che «benché pagate precisa Alessio Volpi della Fit Cisl di Teramo non c'è nessuno che si prenda la briga di andare a collocare i tagliandini».
GLI ORGANICI «Tutto ciò prosegue il sindacalista è una conseguenza della mancanza di operai, soprattutto di meccanici del reparto manutenzione: molti sono andati in pensione e non sono stati sostituiti, altri vengono assunti a tempo determinato da agenzie interinali ma solo per pochi mesi, quindi non fanno nemmeno in tempo ad ambientarsi che non vengono riconfermati». Volpi si auspica una selezione pubblica per individuare le figure adatte, alla luce del decreto Madia e di tutti i vincoli che ne derivano. La situazione è insostenibile: nel deposito teramano (l'altro è a Giulianova) «il capo squadra è uno solo e l'altro turno resta sguarnito e gli operai non hanno direttive chiare, in molti hanno preferito l'avanzamento di carriera e nelle officine si gestiscono solo le emergenze senza curare approfonditamente la manutenzione». Sicché soprattutto per gli autobus che devono affrontare i lunghi tragitti sono soggetti a guasti imbarazzanti e continui. Nella rottura della galleria di San Rocco mancava perfino il triangolo, tant'è che l'autista s'è avventurato dentro il tunnel con uno straccio per segnalare il pericolo del mezzo fermo in corsia: tutto ciò sarà oggetto di denuncia da parte di un utente teramano. Pressapochismo è la parola che individua Volpi per sottolineare lo stato attuale del trasporto pubblico locale regionale. «Mancano le verifiche interne per i lavori che si apportano nelle officine esterne, solo per fare un esempio, ma questo è un problema tutto regionale».
IL FENOMENO ABUSIVI Sul versante evasione (quasi un teramano su quattro non paga il biglietto; la percentuale del fenomeno dei portoghesi per la Cgil oltrepassa il 30%, il 40-50 in alcune tratte) il sindacalista Fit Cisl ritiene che sia ormai ora di portare in Tua l'esperienza Baltour-Staur del servizio urbano teramano dove chi è sprovvisto di biglietto monta a bordo solo se lo acquista direttamente dallo stesso autista che ottiene così un incentivazione sulla tariffa. Ed è stato un successo.