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Pescara, 24/07/2024
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Data: 05/07/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Crisi in Comune - Il sindaco alla resa dei conti. L'opposizione: «Si dimetta»

«Pescara è vittima delle faide interne alla coalizione di maggioranza», così centrodestra e Movimento 5 Stelle commentano all'unisono - ma in due note separate e distinte - l'ultima impasse del centrosinistra a Palazzo di città e invocano le dimissioni del sindaco Alessandrini. L'altra sera in consiglio comunale si doveva votare l'affidamento della gestione del cimitero di San Silvestro ad Attiva, passato solo in parte: la delibera, a causa delle assenze nel Pd, non ha avuto i 17 voti necessari per l'immediata esecutività. Risultato: ieri è stata ancora Fidia, gestore uscente, ad occuparsi delle tumulazioni mentre la dirigenza comunale ha annunciato una determina per legittimare da oggi le funzioni di Attiva finché l'aggiudicazione non sarà ufficializzata per via ordinaria tra una decina di giorni.
Per il Pd è uno smacco grave che ha messo in evidenza le faide interne - azzeccata l'analisi dei partiti di opposizione - sia nel Pd, sia nella coalizione, con la Lista Teodoro che rivendica maggiore considerazione e procede a colpi di emendamenti ostruzionistici finché non avrà avuto ascolto. Tensioni evidenziate dalla consigliera M5S Erika Alessandrini. Più subdolo l'atteggiamento di consiglieri Pd riconducibili all'area del deputato Castricone (senza con questo attribuire a lui trame oscure), le cui strategie si traducono in un messaggio politico forte al Pd a dispetto dei ruoli di peso ricoperti. E' il modo di riaffermare, dicono, la loro insoddisfazione per la conduzione del gruppo consiliare. Ancora una volta finisce nel mirino il capogruppo Presutti, al quale peraltro ad aprile fu negata la presidenza del consiglio comunale che è stata poi appannaggio di Pagnanelli. L'assenza di Kechoud - indispettita forse per la presidenza della commissione cultura andata a Padovano - è stata decisiva lunedì sera in consiglio come anche lo è stata ieri in commissione, dove è saltata una variazione di bilancio a favore dell'Indierocket festival.
Per stanare il nemico in casa, Alessandrini ha convocato il gruppo consiliare Pd per stasera alle 18; al tempo stesso ha diramato una nota per rassicurare sull'operatività del cimitero di San Silvestro, «il servizio non verrà interrotto» ha detto, e ha poi anticipato in parte quello che dirà stasera ai suoi: «Nella mia esperienza politica non ho mai rivendicato ruoli individuali né stellette da vantare lungo il percorso, sono a Palazzo di città per lavorare e quello che abbiamo davanti è un momento davvero cruciale per concretizzare l'impegno di questi tre anni di amministrazione per rimettere in rotta Pescara...». Il sindaco ammette «la necessità di comporre equilibri e verificheremo questa via» ma fa intendere che chi rema contro, trarrà le conseguenze. Insomma, o con me o si va a tutti casa.
E mandare Alessandrini a casa è quello che chiede a gran voce il centrodestra - ieri in conferenza Pescara in Testa e Forza Italia - secondo cui «la maggioranza non ha più i numeri a causa dei mal di pancia che stanno emergendo, assistiamo ai calcoli di chi ritiene che questa amministrazione sia a fine corsa, la giunta è al capolinea e il sindaco dovrebbe prenderne atto e dimettersi» hanno detto Marcello Antonelli, Guerino Testa e anche Luigi Albore Mascia che, annunciando un'altra mozione di sfiducia al sindaco, ha aggiunto un'ultima considerazione: «La madre di tutte le questioni è che D'Alfonso non riesce più a fungere da ombrello politico per difendere questa maggioranza dai ras che alzano la voce in più ambiti. Si assiste a un rompete le righe in cui ognuno pensa a se stesso in funzione delle prossime elezioni».

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