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Pescara, 24/11/2024
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Data: 05/07/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Alessandrini ai consiglieri «Ora la misura è colma» Niente numeri per votare la delibera sul cimitero, oggi resa dei conti nel Pd. E il centrodestra prepara la mozione per chiedere le dimissioni del sindaco

PESCARA «Ora la misura è colma». Basta questo messaggio, che il sindaco Marco Alessandrini ha inviato ieri mattina a tutti i consiglieri Pd, per capire che nella maggioranza tira una brutta aria. Ciò che è accaduto lunedì notte in Consiglio comunale, con il centrosinistra che ha dovuto attendere il ritorno del sindaco da Milano, alle 23, per approvare l'importante delibera sul passaggio della gestione, dal privato al pubblico, del cimitero di San Silvestro, altrimenti non avrebbe avuto i numeri per votare, ha aperto di fatto un'altra crisi politica all'interno dell'amministrazione comunale. Ma ora il sindaco non ne può più di questa situazione e ieri mattina, appena alzato, ha inviato un Sms a tutti i consiglieri del suo partito, il Pd, per annunciargli una sorta di resa dei conti. «Vi aspetto domani (oggi, ndr)», ha scritto, «con gli assessori Pd, alle 18 in sala giunta per un confronto, che mi auguro costruttivo. La misura è colma». Ad Alessandrini non sono andate giù alcune assenze nella maggioranza durante il consiglio comunale che, tra l'altro, non hanno consentito di poter dare il via libera all'immediata eseguibilità della delibera sul cimitero. Assenze che si ripetono continuamente quasi ad ogni seduta dell'assemblea civica. Lunedì notte mancavano, tra gli altri, due esponenti Pd, il capogruppo Marco Presutti, in viaggio fuori Pescara e la consigliera Leila Kechoud. Mancava anche un esponente della lista dei Liberali Giuseppe Bruno. Ma la crisi stavolta è ben più estesa, rispetto al passato, mentre il centrodestra prepara già la mozione per chiedere le dimissioni del sindaco Alessandrini. Crisi innescata dai due consiglieri della Lista Teodoro, Piernicola Teodoro e Massimiliano Pignoli, che dicono di far ancora parte della maggioranza, ma il loro comportamento in aula sembra andare in tutt'altra direzione. Prova ne sono le centinaia di emendamenti che vengono presentati su ogni delibera per rallentare i lavori. Tutto questo avviene dall'ottobre dell'anno scorso, da quando Alessandrini avviò un rimpasto in giunta estromettendo l'allora assessore Veronica Teodoro, figlia dell'ex vice sindaco Gianni Teodoro e nipote di Piernicola. I recenti tentativi del sindaco di ricomporre questa frattura offrendo ai Teodoro il posto di una donna in giunta, sono miseramente naufragati e la distanza tra il primo cittadino e la lista Teodoro si è fatta ancora più evidente.E ieri il sindaco si è sfogato lanciando un ultimatum alla sua maggioranza. «I lavori del consiglio di lunedì», ha detto, «hanno avuto un'evoluzione che richiama tutti, nessuno escluso, ad un'attenta riflessione sulla responsabilità a cui siamo tenuti su questioni così sensibili per la comunità». «A tal proposito», ha proseguito, «stiamo facendo chiarezza, perché le beghe di consiglio non possono finire per riflettere sulla vita, o peggio, sulla dipartita delle persone. Sono in Comune per lavorare e quello che abbiamo davanti è un momento davvero cruciale per concretizzare l'impegno di quasi tre anni di amministrazione, per rimettere in rotta Pescara». «Visto che noi abbiamo tanto lavoro da fare per la città», ha concluso, «dobbiamo trovare soluzioni realistiche. Abbiamo la necessità di comporre equilibri, verificheremo ulteriormente questa via. In difetto, ciascuno trarrà le sue conseguenze.

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