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Pescara, 24/07/2024
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Data: 06/07/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Stop di bus e metro, rischio disagi. Due scioperi di 4 ore e uno di 24 ore proclamati da sigle di base e autonomi

ROMA Nuova giornata di scioperi oggi nel trasporto pubblico locale, proclamati da Usb, Faisa-Confail e Sul-Ct, con disagi attesi per la circolazione di bus, tram e metro. Uno sciopero nazionale di 4 ore nel Tpl è stato infatti proclamato dall'Usb e verrà messo in campo con articolazioni decise a livello territoriale.L'incontro di ieri sera al ministero dei Trasporti non è servito a scongiurare la protesta. «Un tentativo a poche ore dallo sciopero e che si profilava subito limitato al ripristino di alcune norme del tanto discusso Regio decreto 148/31 attraverso un ipotetico iter istituzionale che rischia comunque i soliti tempi biblici», afferma l'Unione sindacale di base. Nelle principali città, le fasce di astensione saranno diverse: a Roma l'agitazione è prevista dalle 11 alle 15; a Torino dalle18 alle 22; a Milano dalle 18 alle 22; a Napoli per bus e metro dalle 9 alle 13. Ad aver proclamato lo sciopero nazionale sono anche i sindacati Faisa-Confail (stop di 4 ore, a Roma dalle 8.30 alle 12.30) e Sul-Ct (stop di 24 ore), sempre con modalità territoriali. Nel caso della protesta di 24 ore saranno in vigore le due fasce di garanzia durante le quali il servizio funzionerà regolarmente: fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20. L'ultimo sciopero nel settore dei trasporti del 16 giugno (allora era stato generale e per l'intera giornata) proclamato da sindacati autonomi e di base aveva portato lo stesso ministro dei Trasporti Graziano Delrio a parlare di «venerdì nero». e il Garante per gli scioperi a chiedere di rivedere la legge.Tra le ragioni della protesta, spiega l'Usb, quella di «difendere il diritto dell'esercizio di sciopero nei servizi pubblici essenziali, contro la politica delle privatizzazioni, le norme per la riorganizzazione dei servizi pubblici locali e delle aziende partecipate che prevedono fusioni, chiusure e liquidazioni e un esubero di personale di oltre 300.000 lavoratori».

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