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Pescara, 24/07/2024
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Data: 08/07/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sanità e ferrovie, le opposizioni incalzano la politica regionale

SULMONA Sanità e ferrovie sono i due grandi temi che le opposizioni mettono sul tavolo di discussione regionale, rivolgendosi direttamente al governatore D'Alfonso «visto l'assordante silenzio del sindaco Casini (foto) e dell'assessore regionale Gerosolimo». Da Forza Italia e da Sbic, il fuoco incrociato contro una politica regionale che tende a marginalizzare l'Abruzzo interno, a ridimensionare strutture, presidi e ruolo nella geografia regionale. A partire dall'ospedale, oggi diventato di base: un declassamento che brucia ancor più alla luce dell'incontro che ieri il presidente D'Alfonso ha avuto con gli amministratori di Giulianova per ipotizzare, per il nosocomio giuliese, una promozione a Primo livello.
«Pretendiamo che il presidente D'Alfonso rispetti gli impegni presi e voglia procedere al più presto alla valutazione della riclassificazione anche per quanto riguarda il territorio di Sulmona attacca la consigliera azzurra Elisabetta Bianchi - che è caratterizzata da peculiarità che Regione Abruzzo si ostina a trascurare e che riguardano la sua orografia con notevoli precipitazioni nevose e significative raffiche di vento che escludono il bacino di Sulmona dalle possibilità di sorvolo. Trascurato anche profilo dell'alto rischio sismico, dei collegamenti autostradali caratterizzati da viadotti sia verso Pescara che verso Avezzano nonché dall'insufficienza strutturale della rete dei mezzi pubblici. È irrinunciabile che Sulmona venga dotata di una struttura ospedaliera per quanto possibile autonoma dai presidi limitrofi che, è stato già dimostrato, posso diventare all'improvviso, irraggiungibili».
La questione, d'altronde, era stata già discussa durante Fonderia Abruzzo. Si concentra invece sulle ferrovie Sulmona Bene in Comune, che guarda con molta preoccupazione l'attivismo del consigliere regionale Pietrucci per la realizzazione di un collegamento Pescara-Roma che passi per L'Aquila: «Il percorso, nel Lazio e nell'Abruzzo, esiste già ed è quello che dalla fine dell'800, attraverso la parte mediana della regione, nel territorio morfologicamente più idoneo, collega l'Adriatico con Roma attraverso Sulmona e Avezzano scrive Sbic -. Questa linea ha l'urgenza di ammodernamenti e velocizzazioni. Non può essere frantumata, non può essere potenziata a vantaggio del solo capoluogo. E' necessario che D'Alfonso e Gerosolimo ci illustrino, carte alla mano, senza inutili retoriche verbali quali sono gli obiettivi e le proposte concrete in merito alla rete ferroviaria abruzzese».

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