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Pescara, 24/11/2024
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Data: 08/07/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Pescara-Spalato: il gemellaggio c'è, il porto no

Magari non sapremo come arrivarci, vista la condizione del porto e la sospensione dei collegamenti navali. Ma in ossequio a un passato di relazioni che hanno conosciuto momenti di massimo splendore durante gli anni felici della Tiziano, Pescara e Spalato saranno città gemellate. Il via libera arriva dalla Ue, che ha ammesso Pescara al bando Europa per i cittadini. Il traguardo, che avrà il di più di significato nel fatto di mettere in diretta relazione un Paese fondatore con la Croazia, ultimo Stato aderente alla Ue, rappresenta un successo personale dell'assessore alle politiche comunitarie Laura Di Pietro. «Lo scopo della proposta progettuale - spiega - è rafforzare il legame tra le due città, da sempre sorelle, per creare un'identità comune e adriatica, contribuendo alla costruzione di una cittadinanza attiva europea e allo sviluppo della partecipazione democratica e civica dei cittadini europei in chiave di solidarietà».
La svolta il 22 giugno scorso, quando il sindaco Marco Alessandrini ha ricevuto dall'Unione europea la comunicazione di ammissione al finanziamento. Sul piano operativo il progetto partirà a settembre, secondo step successivi: creazione di un protocollo di gemellaggio; definizione di un piano per la promozione della cittadinanza europea tra le due città, tramite lo scambio di buone pratiche e il confronto sulla storia dell'Ue; organizzazione di un evento a Pescara che rappresenti l'unione dei popoli delle due città; organizzazione di un contest fotografico rivolto agli studenti delle due città.
«Il sì europeo a questo gemellaggio - aggiunge l'assessore Laura Di Pietro -, rappresenta un risultato importante e inedito, perché darà ufficialità al dato storico di due città legate da anni da rapporti di vicinanza e progetti comuni per origini e rispettive posizioni geografiche. Il progetto dona anche valore aggiunto ai recenti programmi del servizio politiche comunitarie». Un passo avanti che rende stridente il gap infrastrutturale della città di Pescara, da anni priva di un porto in grado di assecondare la vocazione alle relazioni con l'altra sponda.

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