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Data: 10/07/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Dragaggio, progetto pronto per il Porto di Ortona. Metà dei sedimenti saranno smaltiti in mare tra Pescara e Montesilvano

ORTONA Un progetto per scaricare 342.694 metri cubi di sedimenti nel mare di fronte a Pescara e Montesilvano. Interviene il Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua. Il Comune di Ortona ha depositato lo scorso 5 luglio in Regione, per la procedura di verifica di assoggettabilità a Via, il progetto per il dragaggio di 738.944 metri cubi di sedimenti del porto. Entro il 20 agosto sarà possibile esprimere osservazioni sui corposi elaborati, composti da centinaia di pagine.«Stiamo iniziando lo studio della documentazione ma dobbiamo fin da ora evidenziare che è prevista l'immersione di ben 342.694 metri cubi di sedimenti, poco meno della metà del totale, nel mare di fronte a Pescara e Montesilvano», fanno sapere dalla segreteria operativa del Forum H2o. «Parliamo di materiali con alta componente di limi fini e scarsa sabbia. L'immersione in mare deve essere considerata, sulla base delle normative internazionali, come l'opzione estrema in quanto l'Adriatico non può essere considerato alla stregua di un sito di discarica visto che è già fortemente sotto pressione. Il materiale di dragaggio deve essere riutilizzato nel migliore dei modi e ci pare che in questo senso il progetto sia carente date le quantità che verrebbero immerse in mare. A parte lo sconvolgimento del substrato generato dalla sedimentazione in poco tempo di grandi quantità di materiali, la torbidità generata da queste operazioni può viaggiare nell'acqua per decine di chilometri». Il Forum preannuncia che fornirà alla popolazione ulteriori dettagli e fa notare che con la nuova normativa Via varata dal governo Gentiloni, definita «folle» dallo stesso Forum, immagini di aree di mare interessate dall'immersione di materiale dragato, in futuro potrebbero «anche non essere accessibili al pubblico e ai decisori visto che dovrà essere depositato esclusivamente lo Studio preliminare ambientale. Proprio in questo caso, lo Studio depositato dal Comune non contiene immagini delle aree di immersione. Fortunatamente, dovendo pubblicare gli elaborati del progetto preliminare, abbiamo potuto reperire questa informazione basilare. Tutto ciò fa comprendere le difficoltà che avrà il pubblico nell'esaminare gli interventi per le osservazioni, e il comitato Via per valutarne gli impatti».

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