Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/07/2024
Visitatore n. 738.563



Data: 11/07/2017
Testata giornalistica: Il Centro
«Pochi bus, al caldo e stretti come sardine». La rabbia di lavoratori e studenti: organizzano le linee per "quelli della movida" ma da mezzanotte ci lasciano a piedi. E il Collettivo studentesco chiede un vertice urgente alle istituzioni

PESCARA Passeggeri «stretti come sardine», non solo negli orari di punta. Perché ci sono corse, come ad esempio la linea 38 che da Cappelle sul Tavo arriva fino all'aeroporto di Pescara, passando per Montesilvano, perennemente affollate. I viaggiatori sono spesso ammassati uno sull'altro, costretti anche a respirare gli odori del vicino, boccheggiano per il caldo con i finestrini sigillati e l'aria condizionata funziona a fasi alterne.E che dire della guida degli autisti? Sempre attaccati con «l'orecchio al cellulare e con l'occhio sul tablet», fanno «brusche frenate» e «corrono come piloti di Formula Uno». È un trasporto da terzo mondo quello delineato dagli utenti che ogni giorno si spostano col bus da un capo all'altro della città e fuori dalle linee urbane per svago, ma soprattutto per lavoro e studio. E che a notte fonda, quando finiscono il turno di lavoro, non possono contare sul mezzo pubblico (spesso sono costretti a chiamare i taxi) per rientrare a casa perché, intorno alla mezzanotte, le corse finiscono e gli autobus fanno capolinea o rientrano nei garage dell'azienda del trasporto pubblico metropolitano.I lavoratori e i ragazzi del collettivo studentesco regionale, in rappresentanza delle migliaia di studenti pendolari dell'Abruzzo, uniscono le forze e lanciano un appello alle istituzioni per chiedere bus che viaggino anche di notte e miglioramento del trasporto giornaliero, ora carente di comfort e servizi, a fronte del costo del biglietto che aumenta periodicamente. Attualmente 1 euro e 20 centesimi se il biglietto si acquista a terra; 1,50 se si oblitera a bordo.Paradossalmente, la linea attivata in notturna nei giorni scorsi (la convenzione per il bus navetta firmata tra Tua, Trasporto Unico Abruzzese, e i Comuni di Pescara e Francavilla con il supporto di Arci, Endas e Babilonia) dedicata anche alla movida con servizi di animazione a bordo, ha fatto scattare la rabbia dei pendolari e dei lavoratori. «Per la movida vengono attivate le corse notturne, mentre per tutti coloro - come albergatori, baristi, personale dell'ospedale, tanto per citarne alcuni - che finiscono di lavorare a notte fonda, no?». A lamentarsi di questo paradosso, che dovrebbe essere estraneo alle più elementari regole organizzative del trasporto pubblico di una città civile, è Italo Testa, 54 anni, un cuoco pescarese che è tornato a vivere a Montesilvano due mesi fa, dopo una parentesi di dieci anni trasc orsa a Salvador de Bahia, in Brasile.«Pescara», osserva Testa, «la città più importante d'Abruzzo, che si vanta di essere tecnologica e all'avanguardia, sul trasporto urbano è all'anno zero. Io esco la sera dai ristoranti e dagli alberghi dove lavoro e, non avendo un mezzo per spostarmi, sono costretto a chiamare un taxi per tornare a casa, oppure vado a piedi. Un giorno sono arrivato a Pescara da Sulmona, con un treno, verso le 23 e ho aspettato un autobus per un'ora e mezza prima di capire che non sarebbe passato, perché intorno alla mezzanotte sono già fermi».Il cuoco dice di viaggiare ogni giornosu diverse linee: «2, 2/, 5, 10 le prendo un po' tutte e quello che vedo è allucinante: autisti attaccati a cellulari e tablet, frenate improvvise che ti fanno scivolare dal sedile, controllori che si rivolgono brutalmente agli stranieri e alle famiglie di stranieri con i bimbi al seguito. Poi si scoppia di caldo, attaccati uno all'altro. I finestrini sono sigillati, l'aria condizionata non funziona nella maggioranza dei casi. Hanno messo le centraline con i display per le corse, ma sono troppo tecnologiche e spesso non funzionano».«La gente» prosegue Testa, «ormai non reclama più perché è rassegnata. E non ci vengano a raccontare che i soldi per attivare le linee notturne non ci sono oppure che non ci sono i viaggiatori, perché sono favole. Hanno persino il coraggio di promuovere le notti bianche senza un servizio di trasporto adeguato?». E ancora: «Come fanno ad abbattere l'inquinamento se costringono la gente ad andare in macchina perché i mezzi pubblici non funzionano. Non sono collegati con gli altri paesi dell'entroterrae gli orari delle linee non sono calibrate alla vita lavorativa delle persone. Ho provato a chiedere spiegazioni agli autisti», chiosa Testa, «sapete cosa hanno detto? Che i turni di notte sono pericolosi, a causa della criminalità».

E il Collettivo studentesco chiede un vertice urgente alle istituzioni

Il Collettivo Studentesco e l'associazione So.Hachiedono un incontro, ai vertici di Tua e all'assessore comunale alle politiche giovanili Giovanni Di Iacovo, che si terrà il prossimo 19 luglio. Scopo della riunione è fare il punto sul miglioramento dei servizi giornalieri del trasporto e , soprattutto programmare linee notturne per lavoratori, pendolari e studenti, che coinvolgano anche i centri dell'area metropolitana. Con la campagna "per i trasporti pubblici a misura di studente" Mi muovo Pescara, il Collettivo plaude all'attivazione della linea urbana 21 ( Zanni-Francavilla Foro), denominata della movida, con corse fino alle 4 del mattino («anche se abbiamo rilevato un buco dall'1, 30 alle 4 che chiederemo di colmare» sostengono gli studenti)ma suggerisce a Regione, Comuni e Tua (che incorporadiversi vettori da Arpa spa e Fas spa, Ferrovia Adriatico Sangritana di Lanciano, e di Gtm spa, Gestione Trasporti Metropolitani di Pescara) di implementare 4 corse, tre urbane, una extraurbana, «per garantire il trasporto passeggeri in notturna in aree più estese possibili». Queste le proposte del Collettivo: corse anche in notturne ogni ora verso Cappelle sul Tavo, Montesilvano, Pescara, Francavilla foro, Città Sant'Angelo, Villa Raspa, Spoltore, Loreto Aprutino e Penne. Corse ogni mezz'ora tra Pescara, Sambuceto, Chieti scalo e Chieti dedicate anche agli studenti universitari.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it