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Data: 11/07/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Fontari, consegnati i lavori scatta la corsa contro il tempo. Il primo cittadino si appella alla ditta «Dobbiamo salvare un patrimonio»

Ieri sono stati formalmente consegnati i lavori per l'ammodernamento della seggiovia delle Fontari, a Campo Imperatore. E' scattata, così, la corsa contro il tempo per tentare di salvare la prossima stagione invernale. Da contratto l'Ati aggiudicataria, composta da Leitner e Toninelli, ha 180 giorni per chiudere le opere, ovvero fino al 10 gennaio. Il sindaco Pierluigi Biondi, nella breve cerimonia di ieri organizzata per sancire questo passaggio, ha auspicato che il lasso temporale possa essere compresso al massimo. Il primo cittadino ha inteso accelerare più possibile la consegna: basti pensare che questo, in sostanza, è il primissimo atto del suo governo, anche se formalmente il permesso a costruire rilasciato dal Comune è stato firmato il 27 giugno, un giorno prima della proclamazione ufficiale. A metà strada, insomma, tra il primissimo Biondi e l'ultimo Cialente, che pure ha contribuito a sveltire una questione impantanata da mesi e su cui pende ancora il contenzioso per la direzione lavori. Ieri c'era Marco Cordeschi, vincitore del bando, ma Dino Pignatelli ha presentato una formale diffida: «Non sono contro i lavori, che spero procedano velocemente ha detto Pignatelli ma nel rispetto della regolarità».
«Il fatto che stiamo affidando i lavori non significa necessariamente che a dicembre la stagione turistica invernale partirà - ha detto Biondi -. Naturalmente è un auspicio, guardiamo con fiducia e ottimismo. Ma c'è un problema: questi lavori scontano un ritardo lunghissimo, per certi versi incomprensibile per quanto ho potuto ricostruire. Questo avvio dei lavori è una priorità per l'amministrazione comunale, perlomeno per non perdere ciò che abbiamo, salvaguardare le prerogative della città. Adesso è necessario che non ci siano più intoppi, abbiamo ottenuto tutti i permessi. Saneremo strada facendo ciò che servirà sanare».
Ovviamente c'è polemica sulla dilatazione dei tempi: «Il permesso a costruire è stato firmato dal dirigente - ha spiegato Biondi -, sotto la nuova amministrazione. La proclamazione mia c'è stata il 28, ma serviva urgentemente. Si poteva fare prima? Sì, per le mie conoscenze amministrative. C'è stata una situazione turbolenta, che va avanti dal 2013, è fuori di dubbio che si potesse fare prima. Io sono arrivato, sapevo che c'era bisogno del permesso a costruire, ero insieme a Cialente e abbiamo chiamato insieme la Santoro».
«L'impegno di tutti noi in questi mesi è stato frenetico - ha detto l'amministratore del Ctgs, Fulvio Giuliani - Speriamo che il ritardo non porti effetti negativi. Le autorizzazioni? Abbiamo aspettato che ci fosse il permesso a costruire per poter concludere con la direzione dei lavori, già individuata e confermata dal 30 dicembre 2016, seppur con riserva visto che bisognava presentare le documentazioni, cosa poi fatta nei tempi. Poi è arrivata una serie di permessi tra Regione, Parco e Genio civile affinché si potesse addivenire alla consegna. In contemporanea c'è stato il ricorso di un altro studio tecnico (Pigntelli, ndr), sul quale siamo molto tranquilli. L'aggiudicazione lavori è avvenuta in sei incontri, ogni elemento è stato valutato e verificato».
«Lo avevamo detto in campagna elettorale - ha chiuso l'assessore al Turismo Sabrina Di Cosimo -: il Gran Sasso è una priorità e il sindaco lo ha dimostrato».

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