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Data: 12/07/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Gerosolimo prende campo ma non fa il picconatore

L'AQUILA «Mario Olivieri mi ha fatto bere una birra artigianale che non sono abituato a bere». Ci scherza su Luciano D'Alfonso, al rientro dalla pausa pranzo che ha preceduto un'altra seduta di Consiglio cominciata in grave ritardo rispetto a quanto programmato. Stavolta, però, non ci sono problemi di tenuta. I famigerati dissidenti, Andrea Gerosolimo, Mario Olivieri e Donato Di Matteo, sono regolarmente in aula. Tutto rientrato, dunque? In realtà no, piuttosto una nuova puntata della saga (oggi è il caso di dirlo) montagne russe che accompagna la vita di questa maggioranza: oggi c'è, domani chissà.
La battuta di D'Alfonso sulla birra, al netto dei vertici a tavola (c'era il solo Olivieri, però) certifica, oggi, un clima certamente più sereno rispetto all'ultima seduta. Ma Andrea Gerosolimo, a colloquio con il Messaggero, tiene comunque alta l'attenzione. E cioè, tradotto: la maggioranza non ha problemi di tenuta, ma esiste una «dibattito vivace» che comunque tiene sulle spine tutti gli equilibri politici. Anche perché l'assessore peligno conquista un successo politico dietro l'altro e si appresta a espandersi ancora con Abruzzo Insieme, il movimento civico pronto a nascere nel cuore dell'estate.
A precisa domanda, Gerosolimo spazza i venti di crisi: «Non esiste un problema di tenuta della maggioranza, esiste solo una dialettica vivace al suo interno. Credo che sia un qualcosa di naturale, che fa anche bene all'andamento della maggioranza stessa. Non ci sono stati fino ad ora rischi reali». «Io non tengo in scacco il Consiglio dice ancora Gerosolimo purtroppo nell'ultima seduta ho avuto problemi di salute che ancora mi porto dietro. Oggi sono venuto con grande sacrificio per permettere le operazioni del Consiglio. Ribadisco che c'è una dialettica vivace che può solo giovare».
All'ordine del giorno del dibattito politico regionale c'è anche l'intervista rilasciata al Messaggero dal presidente dell'assise civica Giuseppe Di Pangrazio. Il quale, senza mezzi termini, ha sostanzialmente auspicato l'individuazione di 4-5 temi cardine attorno a cui ricompattare il fronte dopo le sconfitte elettorali alle amministrative. Non solo: Di Pangrazio ha anche messo a disposizione la sua poltrona, qualora ciò dovesse servire a un riequilibrio. Passaggi che Gerosolimo sembra apprezzare: «E' importante il segnale di apertura di Di Pangrazio. Il tema principale oggi è il lavoro: abbiamo alcuni strumenti che stanno dando risposte straordinarie, come Garanzia giovani e Garanzia over. Su Garanzia over abbiamo quasi 600 assunti a tempo indeterminato. E' questo il fronte più importante su cui si deve battere. E poi c'è la sanità su cui bisogna fare quadrato e contemperare le esigenze di tutti i territori».

SUCCESSI Gerosolimo, ovviamente, mette sul piatto i successi politici. Tra cui, ultimo in ordine di tempo, quello della candidatura unica di Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro, a presidente della Provincia. Un'operazione che rientra nella logica di riequilibrio del territorio tanto auspicata e che ha creato grandi fibrillazioni in Regione: «La candidatura unitaria all'ultimo secondo di Caruso è un segnale molto importante, una nuova éra per l'Abruzzo interno e la provincia dell'Aquila. Per la prima volta quel territorio, motore del turismo nella nostra regione, ha una rappresentanza istituzionale di alto livello. Credo sia stato molto importante arrivare a determinarci in questo senso. C'è stata la volontà di più territori, dell'Alto Sangro, della Valle Peligna, della Marsica, e anche, alla fine, dell'Aquilano. Per la prima volta si parla la lingua delle Aree interne, in chiave unitaria».
RUMORS I rumors dicono che il gradimento di D'Alfonso su Caruso possa essere inquadrato nel novero dei segnali distensivi in ottica Regione: «So che i rapporti personali di Caruso con il presidente e con gli assessori regionali sono ottimi, così come il centrodestra. E' un uomo del dialogo, per questo è stato accettato da tutti». Sulle dinamiche future, in questo contesto così marcatamente a trazione Gerosolimo, incombe Abruzzo Insieme: «La prospettiva è grande, i partiti hanno bisogno di un supporto civico. Ci sono tanti cittadini che non vogliono più delegare i partiti e scendere in campo in prima persona per essere interlocutori dei partiti. In questo senso Abruzzo Insieme sarà un contenitore molto importante per i futuri appuntamenti elettorali». In ogni caso, assicura Gerosolimo, forzature non sono all'ordine del giorno: «Il tema di un possibile rimpasto di giunta non è una cosa che mi tocca. Spetta semplicemente al presidente D'Alfonso fare una riflessione e a due anni dalla fine del mandato magari pensare di modificare alcuni assetti. E' una prerogativa che spetta solo ed esclusivamente a D'Alfonso». Intanto, in chiave future strategie, Camillo D'Alessandro ha ufficializzato proprio ieri la sua discesa in campo per le prossime Politiche.

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