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Pescara, 24/07/2024
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Data: 14/07/2017
Testata giornalistica: Prima da Noi
Sul trasporto pubblico locale la Regione Abruzzo sfida finanza e Corte dei Conti. Contestato l’utilizzo (ancora) di fondi vincolati. Ma per D’Alessandro è iniziata la Fase 2

ABRUZZO. «Voi siete pazzi, state sfidando la Corte dei Conti e utilizzate ancora fondi vincolati». Il tono è più che alterato ma alla fine serve a poco. Il consigliere di Forza Italia, Mauro Febbo, lo ha detto in tutti i modi nell’ultimo consiglio regionale ma alla fine è la maggioranza che detta le leggi e se le approva.

Così è andata anche per la legge che finanza la Saga con 5 mln di euro togliendo quei fondi al trasporto pubblico locale. Nel frattempo la realtà parallela della maggioranza è un’altra.

Tra la varie contestazioni che riguardano «alchimie», «ingegneria finanziaria», ripensamenti e forzature c’è quella che riguarda il bilancio di Arpa, una delle tre società confluite in Tua spa, che al 2015 avrebbe dovuto portare i registri in tribunale perchè suoi crediti erano stati cancellati e ritenuti inesigibili.

Oggi invece quegli stessi crediti sono stati “rianimati”, resuscitati e iscritti nuovamente a bilancio 2016 della Società Tua.

Va da sè che non bisogna essere commercialisti per capire che i crediti o esistono o non esistono, e se ci sono si iscrivono, se non ci sono non si mettono a bilancio.

C’è dunque almeno un bilancio sbagliato secondo la logica, chissà se anche secondo le regole fiscali.

Ma si è andati oltre arrivando ad una transazione su questi stessi crediti e con queste nuove entrate il bilancio diventa in attivo.

Una notizia positiva?

No secondo Febbo: «Perché quei milioni erano inesigibili per Arpa e ora invece magicamente sono stati riconosciuti a Tua? Inoltre, le altre 40 transazioni per altrettante società concessionarie del Trasporto pubblico locale come e quando saranno pagate? Ad oggi il Dipartimento ha certificato che solo 27 aziende di trasporto su 40 hanno un credito transato pari a 13,4 milioni mentre il debito ammonta a 16 milioni e mezzo, si presume che quello complessivo si avvicini molto ai 20 milioni di euro. Somme che la Regione Abruzzo non dispone nelle proprie casse e non sa nemmeno come reperirle».

Nell’ultimo consiglio regionale Forza Italia ha denunciato l’operazione per far chiudere il Bilancio in utile di Tua portando a definizione una transazione di 7,4 milioni utilizzando come copertura finanziaria fondi a gestione vincolata sui cui la Corte dei Conti ha più volte ‘richiamato’ non solo l’attenzione del Governo regionale ma addirittura ha minacciato lo scioglimento anticipato del Consiglio.

«Così lo stesso Governo nazionale impugnando il Conto Consuntivo del 2013. L’assurdità di questa operazione – rimarca ancora Febbo - è riscontrabile anche quando, durante i lavori della Prima Commissione, ho richiesto il parere dei dirigenti e nessuno ha voluto dare il proprio parere favorevole se non dopo aver apportato modifica al testo con rinvio al pagamento e quindi l’approvazione dei Conti consuntivi 2013/2014/2015/2016, cioè a tempi indefiniti. Ma intanto il Bilancio di Tua potrà essere approvato il 17 luglio e salvare la società. Nel mentre i territori si sono visti scippare sedi (vedi quella di Lanciano della Sangritana e a Chieti sede ex Arpa) e servizi ed i lavoratori hanno dovuto accettare forti riduzioni delle indennità».


Nel frattempo sono stati tagliati un milione e mezzo di chilometri, nelle zone interne e svantaggiate, «stranamente solo per privati e non per Tua, mentre i biglietti sono aumentati del 15%».

A questo debito parziale di 13,4 (forse 20) va aggiunto il contenzioso in essere di altri 13,2 milioni di euro per mancato trasferimento per l’applicazione degli incentivi del CCNL di secondo livello, che per la prima volta non viene riconosciuto ai concessionari i quali hanno intrapreso una specifica azione giudiziaria.



D’ALESSANDRO PASSA ALLA FASE 2

Il consigliere regionale delegato ai trasporti, Camillo D'Alessandro, preferisce parlare della fase 2: «la costituzione di Tua, la società unica di trasporto regionale - ha sottolineato - ha rappresentato un passaggio fondamentale per riorganizzare il comparto, che presentava criticità legate alla difficile situazione economico-finanziaria di Arpa. Oggi, grazie alla razionalizzazione delle risorse e all'ottimizzazione dei costi, possiamo contare su una società risanata, che chiuderà il suo bilancio in pareggio e forse anche in utile. Questo ci consente di avviare la cosiddetta 'fase 2' del nostro progetto su basi diverse e più solide».

Tra le iniziative principali spicca il rinnovo del parco mezzi: da settembre partiranno le procedure per l'acquisto di 140 nuovi autobus da destinare al trasporto pubblico locale, per un investimento complessivo di 35 milioni di euro finanziati con fondi regionali e statali. Successivamente, ogni anno, si punterà ad acquistare circa 100 mezzi, in modo da arrivare a una completa sostituzione di quelli attualmente in servizio. Novità sono previste anche sul fronte della programmazione.


Per quanto riguarda il trasporto merci su ferro, si lavorerà per accelerare i progetti di infrastrutturazione nella zona industriale della Val di Sangro, dove sorgerà un terminal di scambio ferroviario collegato direttamente con le banchine dei porti di Ortona e Vasto.

Parte dei lavori sono già stati consegnati (sono tra i progetti del Masteplan), mentre altri sono in dirittura d'arrivo.

Nel frattempo, nel 2019 scadranno le concessioni in essere per il trasporto pubblico locale ed entro la fine di quest'anno andranno predisposti i bandi.

La Regione ha intenzione di affidare in house a Tua i servizi di Tpl che già gestisce, mandando a gara gli altri servizi, come quelli commerciali.

«Stiamo verificando la fattibilità normativa di questo orientamento - ha concludo D'Alessandro - e credo che un quadro più chiaro potremmo averlo nell'arco di poche settimane».

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