Chiude la galleria di Colli di Monte Bove per i lavori della linea ferroviaria Roma - Avezzano - Pescara, che sono iniziati ieri ma ora c'è anche il giallo dei biglietti. I disagi per i pendolari, ma anche per i semplici viaggiatori e turisti che, soprattutto in estate, si riversano verso le località turistiche dell'Abruzzo, saranno notevoli e, per ora, possono essere soltanto immaginati. La linea sarà sospesa fino al 3 settembre e al posto dei treni circoleranno autobus che, in direzione Roma ad esempio, non verranno attestati tutti in una stazione, ma in diverse postazioni ed i viaggiatori dovranno effettuare il trasbordo. Il personale delle stazioni interessate all'interruzione, cosa farà? Ci sono delle lamentele poiché non ha ricevuto disposizioni precise dalla Direzione di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi). La circostanza è abbastanza importamte dal momento che, pare, all'interno petrsonale regni un certo allarme. A chi chiede informazioni pet il giornale viene cortesemente messo giù il telefono dal momento che «ora rischi il licenziamento anche se vai a prendere il caffè». E allora chi spiega, ora una clamorosa incongruenza che si verifica per coloro che dalla regione Lazio raggiungono l'Abruzzo, ma anche viceversa? E allora ecco il problema: un viaggiatore cittadino laziale che gode di una riduzione per il biglietto sui treni o vuole acquistare un abbonamento settimanale anch'esso ridotto, se vuole arrivare in una località dell'Abruzzo (per esempio tutti i giorni per andarsi a godere il fresco di Ovindoli e poi tornersene in serata), può usufruire della riduzione fino alla stazione di confine tra le due Regioni. Ad esempio un biglietto ridotto da Tivoli a Carsoli, non viene rilasciato perché la riduzione vale fino ad Arsoli, stazione di confine. Ma come mai si mettono in campo questi paradossi? Perché la regione Abruzzo non adegua le tariffe con il Lazio per evitare problemi a chi viaggia e riservare lo stesso trattamento? Tutto questo naturalmente scaturisce dalla regionalizzazione di certi servizi importanti e basilari come i Trasporti ma, a quanto sembra di dover constatare basta che un dirigente si metta al telfono e trovi un accordo con la regione cofinante per risolvere il problema. D'altra parte le Regioni sono strumenti di democrazia e di decentramento amministrativo e nacquero per agevolare l'esistenza dei cittadini e non per complicarla. Nel caso specifico se le regioni non fossero esistite tutto si sarebbe stato risolto.