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Data: 17/07/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
«In fuga dai mezzi pubblici» Capitale maglia nera d'Italia

Grande fuga a Roma dai mezzi pubblici. Nonostante l'aumento dei chilometri di metropolitana, la riduzione del numero degli autobus in circolazione pesa anche sui comportamenti dei cittadini che, con sempre meno frequenza, si affidano al trasporto pubblico locale per spostarsi in città. All'opposto Milano, dove invece, complice un sistema più efficiente, il ricorso a tram, metro e bus è in aumento. La fotografia è contenuta nel monitoraggio sulla mobilità urbana dell'Istat aggiornato al 2015, secondo cui il calo di Roma pesa sulle statistiche anche a livello nazionale. Il numero degli italiani che per spostarsi sceglie i mezzi pubblici è infatti in discesa. Le tendenze tracciate sono chiare: meno passeggeri anche a fronte di un rialzo dell'offerta, Capitale in discesa e Milano in crescita per biglietti staccati (probabilmente anche per la diffusione di meno portoghesi, direbbero i maligni). E ancora, la metro conquista altri chilometri mentre i bus vengono tagliati.
PIÙ VEICOLI GREEN
Almeno, però, si allarga la quota di veicoli green. «Dopo la debole ripresa del 2014, torna a calare la domanda di trasporto pubblico locale», spiega l'Istituto di statistica. «La flessione è spiegata quasi interamente dalle forti variazioni di segno opposto registrate a Roma e Milano (-6% e +4,1% di passeggeri trasportati, rispettivamente)», chiarisce. Eppure, nella presentazione dell'indagine, viene fatto notare come i posti disponibili sui mezzi per Km siano aumentati «per la prima volta, negli ultimi 5 anni». Grazie soprattutto alle estensioni delle rete metropolitana «realizzate a Roma e Milano». L'offerta, secondo l'Istat, è salita di circa il 10%, con il capoluogo lombardo che ha messo a segno un +15,7% (a Roma +4,4%). Discorso diverso per gli autobus. Nel complesso delle città analizzate scendono «da 79,4 a 75,2 ogni 100 mila abitanti». Guardando alle due big d'Italia, si segnalano riduzioni sia a Milano (da 103,3 a 100,1) sia, soprattutto, a Roma (da 95,5 a 71,6). D'altra parte sono proprio diminuiti i veicoli. Nel primo caso si sono ridotti a 1.342 (33 in meno rispetto all'anno precedente) e nella Capitale a 2.055 (-683). «In compenso continua a crescere (dal 22,1% al 24,6%) la quota degli autobus ecologici, in larga maggioranza alimentati a metano o Gpl». E qui Roma avanza (da 16,9% a 22,4%). Tutto resta come l'anno prima invece se si guarda alle licenze per taxi attive: nei capoluoghi di provincia in media sono 12,5 ogni 10 mila abitanti. Le cifre fanno luce su un settore al centro, proprio in queste settimane, di tensioni, visti gli scioperi di metà giugno e inizio luglio, con il traffico andato in tilt nelle grandi aree urbane. Anche lo scostamento tra la domanda di tpl, in discesa, e l'offerta, in rialzo, possono essere una spia delle difficoltà del comparto.

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