PESCARA L'appalto per i nuovi parcheggi, le tredici telecamere e l'ingresso unico all'aeroporto sta per partire. Anzi no. Perché l'impresa che lo ha vinto è stata esclusa. Ma Nicola Mattoscio, presidente della Saga, la società che cura i servizi a terra dell'Aeroporto d'Abruzzo, non fa in nome dell'impresa fatta fuori. Né spiega i motivi dell'esclusione in limine litis. Minimizza parlando, in conferenza stampa, della firma imminente di un nuovo contratto con un'altra ditta e annunciando l'avvio «a breve termine» dei lavori.Con il direttore generale della Saga, Luca Ciarlini, e il nuovo vice presidente Emilio Schirato, Mattoscio ha dato sia i nuovi numeri sui passeggeri che transitano per lo scalo aereo metropolitano sia una pesante stoccata alla precedente governance che, ha sostenuto il presidente, ha rischiato di fare chiudere lo scalo. Così come ha risposto, senza però fare alcun nome, a chi «si inventa le cifre». Quali cifre? I cinque milioni che la Regione avrebbe dato quest'anno alla società aeroportuale di cui è socio di maggioranza. Ma i milioni stanziati dalla Regione per il 2017 sono 2,5 e salgono a quattro se si considera il triennio 2017-2020, contro gli oltre 5,2 concessi alla vecchia governance. Così ha sostenuto il presidente che ha continuato a dare altri numeri rubando la scena ai due rimasti in silenzio al suo fianco. Si va da un più 29,2 per cento di passeggeri, tra arrivi e partenze, dal primo al 16 luglio, grazie alle nuove rotte internazionali per Copenaghen, Cracovia, Tirana e Bucarest, e nazionali per Catania, Palermo, Cagliari, Olbia e Torino. All'obiettivo degli 850mila/un milione di utenti. Anche se per ora non sono previste nuove rotte e quella per Olbia terminerà a fine estate. Ma di numeri ne ha dati anche altri, come i 132mila euro in più di utile lordo nella semestrale approvata due giorni fa dal Cda di Saga. Insomma per Mattoscio la società aeroportuale non sarebbe più una zavorra per la Regione: la Saga fa segnare un aumento di traffico e un recupero dell'equilibrio patrimoniale oltre che un rilancio di investimenti per le infrastrutture dello scalo, rilancio quantificato in 33 miliardi. Una cifra stratosferica evidentemente frutto di un lapsus che, nella realtà, si attesta sui 33 milioni.Arriviamo finalmente al nuovo appalto da 385mila euro. Mattoscio passa la parola al dg Ciarlini. Sono lavori della durata, sulla carta, di 40 giorni in cui avrà un ruolo chiave, per quanto riguarda gli impianti di riscossione, con annesso sistema di lettore targhe, la società Parkit, la stessa di Fiumicino, Ciampino e Catania. Saranno così chiuse le uscite dalla parte dell'Auchan e da quella opposta, con un nuovo ingresso all'aerostazione e un rondò. Ma in realtà non sembra essere un appalto destinato a creare nuovi parcheggi davanti all'aeroporto d'Abruzzo. I posti auto infatti passeranno da 690 a 706. Quindi sono appena sedici stalli in più per una spesa che sfiora i 400 mila euro: più di 21 mila euro a parcheggio. (l.c.)
Il botta e risposta con la giornalista
PESCARA. Nicola Mattoscio dà i numeri e fa confondere la giornalista. Curiosi retroscena si consumano a margine della conferenza stampa all'aeroporto. Da una parte il presidente della Saga che parla di «un appalto di 400 euro», anziché 400mila, per i nuovi posti auto. E poi di «33 miliardi di investimenti programmati», invece di 33milioni, «di cui 12 milioni cantierizzati». E dall'altra la giornalista che gli si avvicina per chiedergli spiegazione sui «12 milioni di debiti» della Saga. «Guardi che lei non ha capito», esclama Mattoscio che le ridà i numeri da capo. Questa volta in modo corretto.