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Data: 23/07/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Paolucci: «I giudici devono essere più comprensivi»

PESCARA Stretti tra le maglie della Corte dei conti, il Ministero dell'Economia e finanza, le richieste di commissariamento del bilancio regionale che arrivano dalle opposizioni (M5S). L'assessore Silvio fa il punto su una materia complessa, che chi è venuto dopo alla guida del governo regionale si è sempre ritrovato sul groppone dai tempi della Giunta di Giovanni Pace, poi Del Turco, Chiodi, D'Alfonso. Ora quel disavanzo ammonta a 770milioni ed entro settembre si dovrà correre ai ripari per evitare il peggio. Anche se Paolucci esclude subito un passaggio che sembrerebbe quasi obbligato scorrendo i numeri: «Per quel che mi riguarda, l'unica cosa che non farò mai è quella di far pagare oggi, ai più deboli, il disavanzo di ieri. E credo che anche il Pd non lo farà mai».
La situazione però è quella che è, come vi muoverete?
«Intanto voglio precisare che il debito è continuato a diminuire dal nostro insediamento. I nostri bilanci 2015, 2016, 2017 sono tutti in equilibrio, cosa che non era mai accaduta prima. Abbiamo già fatto approvare dal governo un dilazionamento dell'ammortamento del disavanzo. Per la prima volta è stata fatta un'attività di riaccertamento dei residui. Siamo la prima giunta regionale d'Abruzzo ad avere accontonato 48,7milioni di euro per il disavanzo. Prima si accantonava zero. Si faceva finta che il problema non esistesse»
Ma con i richiami della Corte dei conti e le perplessità del Mef siete voi, oggi, a scontrarvi.
«Proprio alla luce di quanto detto prima, ritengo che alcune valutazioni della magistratura contabile siano ingenerose. Forse avrebbero dovuto essere più duri quando si produceva tutto questo».
Il tempo però stringe e si attendono risposte dalla Regione in tempi brevi, al di là della richiesta sul tavolo del ministro Padoan di dilazionare il debito in 20 o 30 anni.
«Per risolvere tutto entro settembre occorre avere una norma nazionale come quella che abbiamo discusso al Mef e una maggiore comprensione da parte della magistratura contabile. Si tratta di salvare i diritti di studenti, lavoratori, disabili, anziani».
Spieghiamo questo passaggio con un esempio pratico.
«Un atteggiamento rigido che impone alla Regione di accantonare 25milioni l'anno, avrebbe conseguenze sui trasporti, il funzionamento dell'aeroporto, il sociale, lo sport, la cultura. E io appartengo a una categoria che non taglia servizi essenziali per i cittadini, colpendo tra l'altro le persone e le famiglie più fragili».
C'è anche chi fa confusione tra debito e disavanzo. Si può spiegare meglio la differenza uscendo dai tecnicismi?
«Il debito riguarda i mutui accesi e coperti. E via via stanno scendendo con la nostra gestione. Il disavanzo riguarda le spese non coperte, neanche ricorrendo al debito, i famosi 770milioni. L'altra precisazione da fare è che questa è l'unica giunta che non ha acceso mutui e prodotto nuovo debito. L'unica ad aver fatto il riaccertamento dei residui».
Il M5S ha chiesto il commissariamento del bilancio.
«Volendo stare alle provocazioni, nell'attuale quadro normativo non è previsto il commissariamento. La legislazione prevede altre forme di controllo e tutela. Per ipotesi il quadro normativo potrebbe essere anche modificato, come nel caso della sanità, ma entreremmo in un campo inesplorato».

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