Dopo mesi di trattative raggiunto l'accordo fra Ataf e i sindacati. Arriva l'indennità cantiere, la video sorveglianza sui mezzi e una revisione dei tempi di spostamento degli autisti.
Torna il sereno fra azienda e sindacati. Dopo una serrata trattativa durata mesi gli autisti di Ataf ottengono il primo punto all'origine della protesta: la revisione dei loro tempi di spostamento tra i depositi e la presa di servizio.
E' quanto si apprende dall'edizione locale del quotidiano "la Repubblica" in edicola sabato scorso.
Gli autisti, dunque, ottengono la revisione dei loro tempi di spostamento tra i depositi e la presa di servizio, troppo stretti rispetto alla mutata situazione della mobilità cittadina. Ora avranno 35 minuti per andare dal deposito di Peretola alla stazione, non dovranno più andare da Peretola fino a piazza della Libertà, viale Matteotti, piazza Ferrucci.
L'altro punto importante è l'inizio immediato della revisione delle linee bus in previsione della realizzazione della nuova rete di tramvia, dall'eliminazione dei doppioni ai bus che porteranno alle fermate del tram.
Sarà, inoltre, attivata la videosorveglianza da tempo richiesta dai sindacati, ma con funzione esclusivamente anti violenze e non per controllare i lavoratori (vedi Jobs Act).
Infine, accordo anche sul premio di risultato, sulla mensa la domenica e i festivi, su un'indennità di disagio cantieri per gli autisti di 250 mila euro in due tranche e sul fatto che i 114 distaccati in Ataf da Busitalia potranno scegliere se entrare definitivamente in Ataf Gestioni.
Un accordo che la rsu considera propedeutico alla progettazione della nuova rete e del nuovo servizio a tramvia arrivata e che ha commentato come «una dimostrazione di grande responsabilità da parte di tutti».