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Pescara, 24/07/2024
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Data: 27/07/2017
Testata giornalistica: Il Centro
E Di Pangrazio taglia le vacanze. Solo due settimane di pausa per l'assise. Nel 2017 si è riunita tredici volte

L'AQUILA Trentasette leggi approvate nei primi sette mesi del 2017 nel corso di tredici sedute del Consiglio regionale abruzzese, che quest'anno ha accorciato le vacanze. Soltanto 15 giorni di sospensione delle attività, dal 16 al 31 agosto, per riprendere a spron battuto sin dalla prima settimana di settembre con i lavori delle commissioni, come ha stabilito la conferenza dei capigruppo presieduta da Giuseppe Di Pangrazio nel corso dell'ultima riunione. Nel primo semestre l'ufficio di presidenza si è riunito 14 volte; 57 sono state le sedute di commissione. Come sottolinea il presidente Di Pangrazio, «sono stati risparmiati 936mila euro che andranno a finanziare le piccole imprese del nuovo cratere sismico, le fasce sociali più deboli, la copertura del Tfr dei dipendenti del Consiglio regionale». E ancora: convenzioni con le tre università abruzzesi, e borse di studio, per permettere agli studenti più meritevoli di poter proseguire gli studi all'estero. Tra le attività mese in cantiere anche la formazione di un gruppo di 74 regioni europee, a guida tutta abruzzese, che lavorerà sul fronte della prevenzione delle calamità. Un anno impegnativo, anche a causa del fatto che il Consiglio attualmente si compone di 30 consiglieri (più il presidente), invece dei precedenti 40. E tra questi, anche gli assessori, visto che soltanto un componente della Giunta può essere un esterno. «A questo», sostiene Di Pangrazio, «si potrebbe rimediare con una modifica dello Statuto che consenta di nominare più assessori esterni, a patto, però», ci tiene a sottolineare, «che resti immutata la spesa». Nel frattempo, la sezione di controllo della Corte dei conti ha pubblicato la "Relazione sulla tipologia delle coperture adottate e sulle tecniche di quantificazione degli oneri" sulle leggi promulgate nel 2016 muovendo come in altre occasioni, una serie di rilievi. Tra cui «il rispetto del principio di copertura finanziaria», che «nella legislazione di spesa della Regione Abruzzo, risulta fortemente condizionato dall'assenza di una esaustiva quantificazione del disavanzo d'amministrazione e della conseguente definizione di un percorso di rientro». Una «mancanza di chiarezza» che rende «incerto l'ammontare di risorse finanziarie effettivamente a disposizione per dare copertura a ulteriori interventi di spesa». Situazione «accentuata dalla frequente prassi di rinviare alla legge di bilancio la quantificazione dell'onere annuo delle spese a carattere continuativo».Questa prassi, secondo la Corte dei conti, oltre a generare perplessità "denota una scarsa capacità programmatoria" da parte dell'ente. "Con riguardo agli aspetti più strettamente applicativi e di dettaglio del principio di copertura, la disamina delle 44 leggi approvate dal Consiglio regionale nel 2016, di cui 25 recanti contenuto oneroso", rileva la Corte dei conti, "ha fatto emergere la conferma di alcune criticità già censurate in passato". Meno frequente rispetto al passato, sebbene ancora riscontrata, "risulta la prassi di ricorrere a forme di coperture fondate su incrementi delle previsioni in entrata. Al riguardo, va precisato che in una situazione finanziaria di disavanzo latente, eventuali accertamenti in eccesso rispetto alle previsioni iniziali andrebbero prudentemente destinati al ripiano della massa passiva, piuttosto che ad incrementare la capacità di spesa». E infine la ciliegina sulla torta, con . La Corte sottolinea «rilevanti criticità nel rispetto sia del diritto dell'unione europea, sia delle norme della contabilità armonizzata in materia di indebitamento». Il riferimento è alla legge 19 del 2016, con la quale la Regione, «disattendendo alle indicazioni provenienti dalla Corte costituzionale, ha attribuito nuovamente contributi alla società di gestione aeroportuale Saga S.p.A., per un ammontare complessivo rilevante e superiore alla soglia degli aiuti di stato de minimis, senza procedere alla necessaria comunicazione della misura alla Commissione».

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