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Pescara, 24/07/2024
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Data: 28/07/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Due milioni del Masterplan a Prati di Tivo e Prato Selva. Stornata parte di fondi destinati alla funivia per collegare l'università al centro. Di Sabatino: «Non è vero che non abbiamo le idee chiare sul rilancio del turismo»

TERAMO Due milioni di euro dai fondi Masterplan saranno destinati all'ampliamento dell'offerta turistica del comprensorio del Gran Sasso, in particolar modo della stazione di Prati di Tivo, ma anche di quella di Prato Selva . E' questa la buona notizia che la Provincia di Teramo ha ricevuto dalla Regione Abruzzo nei giorni scorsi e che verrà formalizzata in settimana attraverso una delibera della giunta regionale. Il finanziamento, che potrebbe arrivare anche a due milioni e duecentomila euro, proviene dalla rimodulazione che la Regione ha fatto dei dieci milioni destinati al collegamento funicolare tra l'ateneo teramano di Coste Sant'Agostino al centro cittadino nell'ambito dell'asse della mobilità sostenibile alternativa, il cui progetto è stato bocciato qualche mese fa dal consiglio comunale di Teramo. E in quell'occasione il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino fece ufficialmente richiesta all'ente regionale di non disperdere quei fondi altrove e di destinare parte della cifra in progetti di mobilità di pregio turistico di tutto il comprensorio del versante teramano del Gran Sasso. Una partita ben giocata da Di Sabatino che ha ottenuto il finanziamento per gli interventi di ampliamento e incremento dell'offerta turistica delle due stazioni attraverso il miglioramento dei servizi a fune, la riapertura di piste esistenti o l'apertura di nuovi tracciati che rientrano nell'ambito della mobilità alternativa. E la Provincia si sta muovendo anche sul lato della sicurezza di Prati di Tivo e Prato Selva. E' stata infatti avanzata un'ulteriore richiesta di circa un milione di euro dai fondi per la ricostruzione per procedere alla completa messa in sicurezza delle località turistiche che si sperano arrivino al più presto anche se, come lo stesso Di Sabatino ha fatto notare «il problema più grande sono i tempi». Ma il presidente è soddisfatto. «Contrariamente a quello che si pensa noi abbiamo idee chiare sul futuro della nostra montagna e delle stazioni del Teramano e abbiamo dei progetti per il rilancio di tutto il comprensorio del Gran Sasso e della Laga», ha dichiarato, rispondendo indirettamente ale accuse che gli sono state rivolte dal parlamentare Paolo Tancredi, «chi c'era prima non le aveva. Mi piacerebbe però che in questa partita non ci fosse solo la Provincia e chiameremo presto tutti i soci pubblici ad assumere insieme delle decisioni. Alcune noi le abbiamo prese come questa sui fondi del Masterplan». E ieri a Prati di Tivo nel primo giorno di riapertura della cabinovia della Madonnina si è registrato un grande movimento e un elevato numero di presenze, complice anche il bel tempo. Tra gli operatori è tornato l'ottimismo. «Oggi è stata tutta un'altra storia», hanno detto alcuni operatori, «abbiamo quintuplicato l'incasso rispetto ai giorni scorsi e siamo fiduciosi che ci aspetta un grande agosto. Ci duole pensare a ciò che abbiamo perso, ma ora vogliamo solo guardare avanti».

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