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Data: 30/07/2017
Testata giornalistica: Il Centro
«La Lanciano-Fossacesia doveva tornare all'Anas». Tre sindaci in rivolta contro il mancato passaggio di competenze della strada «Priva di manutenzione e pericolosa: la sicurezza dei nostri cittadini è di serie B»

LANCIANO Sindaci in rivolta contro il mancato passaggio all'Anas della strada provinciale Lanciano-Fossacesia. I primi cittadini di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, Mozzagrogna, Tommaso Schips, e Santa Maria Imbaro, Maria Giulia Di Nunzio, non ci stanno e tornano a protestare. «Inspiegabilmente il passaggio di competenze non ha riguardato la ex Statale 524», affermano i tre sindaci, «nonostante i numerosi solleciti a ministero delle Infrastrutture, Regione, Provincia e Anas, e nonostante le condizioni disastrose in cui versa la strada e gli incidenti, alcuni purtroppo mortali, che si sono verificati lungo il suo percorso». Più volte le tre amministrazioni hanno chiesto che la Provinciale tornasse di competenza dello Stato e quindi dell'Anas, cosa «che avrebbe assicurato l'esecuzione della dovuta manutenzione, ad oggi inesistente, fondamentale per una strada di siffatta importanza che attraversa quattro centri abitati e che registra quotidianamente un flusso di traffico notevole, il quale moltiplica durante il periodo estivo con il passaggio di automobilisti che si recano al mare». La strada, lunga 14 chilometri, collega Lanciano con la costa Adriatica e la Statale 16; nel 2001 è stata trasferita dall'Anas alla Provincia. «Ci chiediamo quali siano le ragioni per le quali la Lanciano-Fossacesia è rimasta fuori», proseguono i sindaci, «anche alla luce delle promesse del presidente della Provincia Mario Pupillo che, nel corso della riunione tenuta a maggio, condividendo le nostre preoccupazioni ci aveva assicurato che sarebbe passata in capo all'Anas». In Regione, da tempo, sarebbero bloccati fondi per 28 milioni di euro, destinati proprio alla sicurezza delle strade provinciali. «Cosa è successo nel frattempo? E perché la Regione non sblocca i fondi consentendo alla Provincia, che come noto è ormai economicamente a secco, di poterne usufruire per i lavori di messa in sicurezza della strada?», chiedono Di Giuseppantonio, Schips e Di Nunzio, «quali sono stati i criteri secondo i quali una strada di tale importanza, che era già dell'Anas, non sia tornata, a differenza di altre, di sua competenza? La sicurezza dei cittadini e di tutti coloro che attraversano questa strada è ritenuta di serie B».

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