La faccia bonaria, le strette di mano, i messaggi rassicuranti. E quella parola che diventa tabù, per tutta la campagna elettorale. Poi, non passano quindici giorni che rieccoli qua, i fascisti del giorno dopo: all’improvviso, lo sdoganano, il fascismo. E lui, Pierluigi Biondi, il sindaco dalla faccia simpatica, gli stende addirittura il tappeto rosso.
Non basta: all’Aquila succede di peggio, in questi giorni.
Succede che scrivono su Facebook che il fascismo è uno stile di vita, non un reato, scatenando un apriti cielo. Lo fa mica uno qualsiasi, ma un consigliere di maggioranza, Daniele D’Angelo, eletto nella stessa lista civica del primo cittadino. E nessuno gli dice niente, non gli dice niente neppure il sindaco Biondi. Ed è a lui che Mapero’ dedica lo stupidario di oggi. A lui che era iscritto a CasaPound fino all’anno scorso, e che ha mollato appena in tempo per presentarsi alle elezioni.
E adesso spalanca le porte cittadine di Palazzo Fibbioni proprio a CasaPound per la presentazione del fumetto su Sergio Ramelli, militante del Fronte della gioventù ucciso nel 1975 da militanti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia Operaia. Adesso che fa, tanto la vittoria l’ha già incassata.
Insomma, gli ha fatto comodo presentarsi senza targhe ed etichette, e rastrellare consensi strillando al lupo al lupo: eleggere quegli gli altri, diceva Biondi, avrebbe significato rimettere in sella Luciano D’Alfonso, il governatore della costa, il lupo cattivo.
Mica aveva tutti i torti, e poi quegli altri erano troppo impegnati a farsi la guerra da soli. Ma almeno il coraggio di andare in giro con la vera faccia, doveva avercelo. Troppo facile fare i fascisti del giorno dopo.
ps: e poi, a proposito di Stupidario: a Pescara c’è il neo eletto presidente della commissione cultura Riccardo Padovano, che in piena processione di Sant’Andrea, ieri mattina si mette a imprecare: dice “porco” qualcosa, davanti al vescovo, ai preti, al Santo in processione. E ai cittadini. Esempi di perfetto stile, educazione, cultura. Ce lo meritiamo proprio un presidente così. Il video lo potete vedere cliccando qui.