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Pescara, 24/07/2024
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Data: 02/08/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Frecciabianca in tilt, bloccati in 500

Cinquecento persone bloccate su un Frecciabianca in avaria alla stazione di Giulianova. Il treno, partito da Milano e diretto a Lecce, si è fermato, come da orario estivo,(ore 15, 30 irca essendo arrivato anche in ritardo) nello scalo giuliese. Sono scesi i viaggiatori che avevano prenotato di scendere a Giulianova e di lì a poco il convoglio composto da nove carrozze più due locomotori, ha fatto per ripartire evrso la fermata successiva, la stazione di Pescara. Ed è stato a quel punto che i macchinisti si sono accorti che il treno non riusciva a muoversi e che molto probabilmente doveva trattarsi di qualche problema sul cavo della tensione elettrica. Ed era proprio così perché, una volta arrivato in stazione, il pantografo del locomotore di appoggio ha tranciato il cavo della tensione per cui il convoglio è rimasto senza la necessaria energia per poter riprendere la corsa. Momenti di tensione sia per quanto riguarda il personale di bordo, che ha dovuto informare i viaggiatori di quanto accaduto e che quindi il Frecciabianca non sarebbe potuto ripartire. A quel punto, visto che non si poteva restare a bordo in quanto non funzionava nemmeno l'impianto dell'aria condizionata, gli utenti sono tutti scesi ed hanno assediato i bar della zona a oltre a quello della stazione ferroviaria. Per cercare di rifornire i viaggiatori con bottiglie d'acqua tenuto conto del grande caldo. Gli agenti della Polizia ferroviaria in servizio (determinante il loro lavoro) hanno chiamato le Ferrovie facendo presente quanto accaduto e che sarebbe stato necessario fare arrivare bottiglie d'acqua allo scalo giuliese. Ma alla stazione non è arrivata nemmeno una bottiglia e quindi i viaggiatori restavano nei bar, o in sala d'aspetto,insomma cercando un luogo che fosse riparato dal sole.
LE DIFFICOLTÀ Nel frattempo per l'occasione riapriva anche l'Ufficio movimento viaggiatori, chiuso ormai da anni perchè bisognava regolare il transito degli altri treni e con grande difficoltà in quanto non era utilizzabile il secondo binario dove era fermo il Frecciabianca e nemmeno il primo dove era giunta la squadra degli operai per riparare il guasto determinato dal pantografo alla linea elettrica. La riparazione è avvenuta poco dopo le 19. Per cui era disponibile un solo binario di corsa, il terzo, che è stato utilizzato per il transito alternato dai treni da nord e da sud. Verso le 18 è transitato in stazione il Frecciabianca che non avrebbe dovuto fermarsi ma è stato bloccato e i viaggiatori sono stati fatti salire su questo convoglio, anche se ammucchiati visto che anche era quasi pieno, il tutto in direzione Pescara. Poco dopo, sempre dallo scalo pescarese, è arrivato un locomotore per agganciare il Frecciabianca in avaria e portarlo allo scalo pescarese.

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