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Pescara, 24/11/2024
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Data: 02/08/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Le spine della politica - Sì ai Teodoro e si sblocca il bilancio

Tregua momentanea, segnala il barometro della politica. Una schiarita favorita dalla riunione notturna del vertice regionale del Pd in cui si è deciso di dare uno sbocco al braccio di ferro tra la maggioranza di centrosinistra di Pescara e la Lista Teodoro. Così ieri, come per incanto, le tre delibere propedeutiche all'assestamento generale di bilancio sono passate senza problemi: caduto l'ostruzionismo del giorno precedente, ma settecento emendamenti piazzati come cauzione sull'assestamento finale, che andrà in discussione domani. Il sindaco Marco Alessandrini porta a casa, per il momento, le tre delibere su Notte bianca e nuovo liceo scientifico, assistenza agli sgomberati di via Lago di Borgiano e Trofeo Matteotti .
Diranno le prossime ore se il primo cittadino avrà ragione anche sulla sua richiesta: spazio al ritorno in giunta dei Teodoro, ma nella casella di genere riservata alle donne, dunque la figlia di Gianni Veronica di nuovo dentro al posto di Laura Di Pietro. Questa è la posizione di partenza assegnata dal vertice dell'altra notte al segretario regionale Marco Rapino. Intorno al tavolo, al termine della riunione dedicata al risultato elettorale della doppia elezione aquilana (Comune e Provincia) e alle prospettive della Giunta regionale negli ultimi due ani di mandato, si sono ritrovati Rapino, Alessandrini, Di Matteo, Di Pietrantonio e il deputato Toni Castricone, grande sostenitore delle ragioni dei Teodoro. Al netto del prevedibile rimbalzo di immagine, Alessandrini ritiene più gestibile la presenza in giunta di Veronica rispetto all'ingresso di papà Gianni.
LA MEDIAZIONE Il punto di mediazione tra le componenti democrat è stato sì ai Teodoro, in nome della lealtà di coalizione, ma in quota rosa, com'era nella prima giunta Alessandrini. Il problema è che Gianni Teodoro spinge senza alternative per il suo ingresso in giunta, costringendo il Partito democratico a mettere comunque in programma un piano B con tre alternative: sacrificio di un tecnico esterno come Stefano Civitarese, sacrificio del partito di maggioranza che esprime attualmente sindaco e vice, sacrificio di un'altra forza alleata. A rischiare, in questo caso sono Giuliano Diodati e Giovanni Di Iacovo. E qui cominciano i grattacapi perché l'assessore al bilancio appare blindato dal notevole consenso personale e dalla copertura di Donato Di Matteo, mentre in favore di Di Iacovo si è speso personalmente, con una telefonata, il governatore Luciano D'Alfonso, che teme contraccolpi da sinistra sulla sua problematica maggioranza regionale.
Di certo, il rimpasto con il rientro di Lista Teodoro ci sarà a breve, ma non prima del via libera definitivo all'assestamento di bilancio. Della serie, facciamo a fidarci.

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