«Nessuna decisione sulle scuole può essere presa in maniera autonoma, dobbiamo agire in maniera congiunta». Il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, lancia un appello al presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino. «Serve un Piano unico continua Brucchi per questo ho chiesto formalmente alla Provincia di avere al più presto gli indici di vulnerabilità sismica delle scuole superiori: solo allora avremo il quadro completo della situazione e potremo decidere la strategia da adottare, che dovrà essere necessariamente univoca, anche se poi l'ultima parola, come autorità di Protezione civile, spetterà a me». Per impegni del Ministro all'Istruzione Valeria Fedeli l'incontro previsto per ieri a Roma è stato rinviato alla prossima settimana, probabilmente lunedì, facendo slittare di conseguenza anche la riunione che il sindaco aveva in programma con il Comitato genitori e quella in Prefettura. Il sindaco rimarca che l'idea della scuola jolly resta un punto fermo, anche se, durante la Commissione congiunta Lavori pubblici ed Istruzione, dalla minoranza è arrivato un secco no all'ipotesi di utilizzare i locali dello Stadio Bonolis. «Bisogna trovare una soluzione che sia realizzabile in tempi brevi», ribadisce il sindaco, che rimarca anche come sarà necessario sacrificare l'idea di avere una scuola sotto casa per puntare invece sulla sicurezza. Intanto si lavora anche per realizzare nuovi plessi, come quello di Colleatterrato, che è stato al centro della riunione che si è tenuta a L'Aquila. La questione scuole e sicurezza è stata oggetto di un'interrogazione parlamentare firmata dal vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, insieme ad altri deputati del Movimento cinque stelle, tra cui Gianluca Vacca. Il problema delle scuole teramane è finito in Parlamento: Vacca, nel citare gli indici sismici, ha fatto anche riferimento alle due scuole, in particolare, la De Jacobis e la San Giorgio,