«C'è l'idea di un piano di affidamento dei servizi che prevede di far sparire la contribuzione pubblica sulla relazione L'Aquila-Roma, tratta di servizio su gomma minimo essenziale per la comunità aquilana e non solo. Noi non possiamo accettare che tale relazione, proprio perché non servita da nessun altra modalità di trasporto, possa essere assimilata ad altre rotte». L'allarme è lanciato dal segretario provinciale Cgil Umberto Trasatti e di Domenico Fontana della Filt-Cgil, dopo gli incontri tra i sindacati e la Regione sui trasporti pubblici. La Cgil non vuole accettare che il pubblico esca da tali fondamentali servizi, resi con tariffe ed abbonamenti calmierati. «Noi siamo abbastanza certi che tale relazione L'Aquila Roma- aggiungono Trasatti e Fontana- qualora trasformata in relazione al mercato, non avrà in futuro la stessa frequenza di servizio nè lo stesso livello tariffario con grave danno per i cittadini di tutte le zone interne meritevoli di attenzioni ed ancora, purtroppo, dimenticate anche rispetto alle agevolazioni derivanti dal famoso Biglietto Unico in vigore solo sull'area metropolitana Chieti Pescara». Fontana e Trasatti concludono: «Bisogna poi chiarire i passaggi della fusione Ama-Tua: pare stiano emergendo difficoltà che noi riteniamo superabili se è vero che la volontà politica di agire in tal senso vi è sia da parte del Comune che della Regione».