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Pescara, 24/11/2024
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Data: 03/08/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Fondi per le banchine. Al setaccio i fondali alla ricerca di ordigni lavori al porto e diga foranea

PESCARA Partiranno nella primavera 2018 i lavori per la riqualificazione delle banchine nord e sud del porto grazie a un progetto presentato ieri dall'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale che prevede l'uso di 552mila euro di fondi europei messi a disposizione dalla Regione. A illustrare gli interventi previsti, sono stati il presidente dell'Autorità, Riccardo Giampieri, il sindaco Marco Alessandrini, il comandante della Direzione marittima di Pescara Enrico Moretti, il segretario particolare del presidente della Regione Enzo Del Vecchio e il consigliere delegato al mare e porto Riccardo Padovano. L'obiettivo della riqualificazione delle aree portuali è quello di migliorare l'operatività di un comparto, quello della pesca, che nel porto occupa oltre 300 addetti, con una produzione, lo scorso anno, di 552mila chili di pescato e un fatturato di circa 3 milioni e 3mila euro, in base ai dati forniti dalla Camera di commercio di Pescara; 87 sono i pescherecci iscritti all'Ufficio marittimo pescarese. Tra le opere che verranno realizzate, oltre alla riqualificazione delle banchine composte dalla pietra della Majella con la creazione di una vera e propria passeggiata riservata a cittadini e turisti, una pensilina che crei ombra a coloro che si occupano della riparazione delle reti da pesca e una struttura dotata anche di servizi igienici che diventerà la sede dell'associazione armatori.«È partito», dice Giampieri, «un percorso irreversibile che cambierà il volto del porto evitando che ogni tre giorni il porto si possa insabbiare creando problemi a chi lavora nello scalo portuale. È un progetto molto serio che farà diventare lo scalo di Pescara un vero porto, fonte di sviluppo per la città e punto di riferimento dell'Adriatico medio-centrale». Dice Padovano: «La posizione centrale del porto sarà davvero strategica turisticamente e frequentarlo sarà anche un momento speciale per la città. La banchina deve essere il nostro fiore all'occhiello». Contestualmente, prosegue l'iter che porterà allo sfondamento della diga foranea e della soffolta e al successivo allungamento dei moli con i 15 milioni del Masterplan. In questi giorni è in corso la ricognizione dei fondali, dopo l'autorizzazione del ministero della Difesa, per verificare la presenza di ordigni bellici.

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