PESCARA Lo scontro va in onda su Facebook. Con un duro botta e risposta tra il presidente di Confindustria Abruzzo e imprenditore nel settore dei trasporti, Agostino Ballone, e il consigliere regionale del Pd con delega proprio ai Trasporti, Camillo D'Alessandro. Ad accendere la miccia, un articolo de Il Centro del 2 agosto scorso. Dal quale, scrive Ballone, «apprendo che il Consiglio regionale ha approvato una norma con la quale si pongono le premesse per l'assegnazione "in house" a Tua SpA (società controllata al 100% da Regione Abruzzo) dell'80% dei servizi abruzzesi». Notizia, prosegue Ballone, diffusa con «toni trionfalistici» dallo stesso D'Alessandro «che rivendica con orgoglio l'aver sottratto al mercato l'80% dei servizi appaiono fuori luogo». Un'operazione, accusa il presidente di Confindustria Abruzzo, da «socialismo reale». Anche perché, aggiunge, «il mercato a cui ci si riferisce in termini negativi è e resta il solo modo per avere servizi efficienti ad un giusto rapporto costi/benefici». Non solo. «Le gare devono essere fatte per l'intero sistema dei trasporti e non per una parte assolutamente minoritaria peraltro quella che costa meno ed è la più efficiente», aggiunge Ballone puntando il dito anche contro un'«altra anomalia». Ossia, «il grande conflitto d'interessi che è in capo alla Regione Abruzzo la quale si troverebbe nel duplice ruolo di ente di governo ed ente gestore». Non si fa attendere la replica di Camillo D'Alessandro. «Altro che socialismo reale, dopo essere stato monopolista per le proprie attività, (Ballone, ndr) fa il liberale per quelle degli altri. Lui in conflitto di interesse, Tua valuti di uscire da Confindustria», esorta l'esponente del Pd. Che, «a proposito di conflitto di interesse», aggiunge: il presidente degli industriali abruzzesi «dovrebbe ricordarsi che Tua è iscritta a Confindustria, forse la più grande impresa iscritta alla organizzazione che Ballone rappresenta e che dovrebbe tutelare». Questo sì, secondo il delegato ai Trasporti del Pd, « che è un conflitto di interessi». Poi D'Alessandro aggiunge: «La Regione non sta facendo altro se non ciò che è consentito dalla legge, ovvero procedere all'affidamento in house entro i termini previsti dalla Manovrina, ovvero il 30 settembre». E, per finire, un'ultima stoccata. «Ballone ora propone una soluzione: liberale per le attività altrui dopo essere stato monopolista per le proprie - conclude l'esponente del Partito democratico -. Forse in passato il disegno, non di Ballone, ma politico era di portare le società pubbliche ai saldi di fine stagione, forse...».