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Pescara, 24/07/2024
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Data: 04/08/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Geriatria e il Frecciarossa senza l'aria condizionata. Guasto di un'ora nel reparto dell'ospedale, altri 300 pazienti al pronto soccorso. Centinaia di chiamate al 118, disagi e proteste anche tra i viaggiatori dei treni

PESCARA Caldo record, ancora un'altra giornata d'inferno per i pescaresi. Centinaia le chiamate di soccorso al 118. Trecento accessi al pronto soccorso, tra cui molti casi di malori dovuti all'afa e all'umidità che non danno tregua. Numeri che vanno ad aggiungersi agli oltre 1000 ingressi degli ultimi quattro giorni. Nel reparto di Geriatria nord, una centralina andata in tilt nella tarda mattinata di ieri ha provocato disagi ai circa 30 pazienti che sono rimasti senza aria condizionata per circa un'ora, fino alle 13.30, quando i tecnici dell'ospedale sono riusciti a riparare il guasto. Condizionatori d'aria non funzionanti, temperature bollenti e malori, sono stati denunciati sul Centro Facebook dai viaggiatori inferociti del Frecciarossa e Intercity, in viaggio di ritorno da Milano verso Pescara, con arrivo previsto alla stazione centrale alle 21.52. Trenitalia ha fatto distribuire bottiglie d'acqua da mezzo litro per lenire il disagio dei viaggiatori che hanno definito "carro bestiame" i vagoni infuocati senza climatizzazione e con i finestrini sigillati. I pazienti di Geriatria nord, sesto piano dell'ospedale, sono rimasti con l'aria condizionata spenta per circa un'ora per permettere ai tecnici dell'azienda sanitaria di riparare il guasto a un magnete che ha mandato in tilt una centralina.«I 30 pazienti hanno sofferto un pochino il caldo anche se quel tipo di condizionatore ha consentito di allungare i tempi del refrigerio, ma nessun grosso disagio», spiega il primario Emilio Francesco Simeone, «abbiamo avuto problemi a gonfiare i materassini antidecubito che sono forniti di camera d'aria e qualche computer spento. Non avevamo, in quel momento, apparecchiature elettromedicali accese ma in ogni caso non avremmo avuto problemi perché sarebbero entrati in funzione i sistemi automatici di salvataggio della corrente elettrica».Avvisaglie in mattinata, sull'erogazione della corrente a fase alterne: l'azienda, prosegue il direttore dell'unità geriatrica, «aveva diramato un bollettino per spiegare la situazione, quindi eravamo informati. Alle 13.30 il guasto era riparato». Geriatria scoppia in questi giorni, tra caldo e patologie varie: il reparto conta 60 pazienti su 46 posti letto ufficiali. Dei 14 esuberi, alcuni sono stati sistemati a Geriatria sud o in altri reparti. Sullo stesso piano, il reparto di Malattie Infettive, guidato da Giustino Parruti, non ha registrato problemi a causa del temporaneo blackout, così come nessun problema a Medicina (settimo piano) e al pianterreno dove si trovano i blocchi operatori, in radiologia e al pronto soccorso. Ma anche ieri, come negli ultimi 4 giorni, accessi record al pronto soccorso, diretto da Alberto Albani, con gli operatori sotto pressione e assediati dalle emergenze provocate anche dai malori in spiaggia. I 300 ingressi di ieri, tra cui tanti casi di malesseri a causa della canicola che con i tassi altissimi di umidità percepita forma un mix pericolosissimo per sbalzi di pressione, svenimenti e disidratazione, vanno ad aggiungersi alle oltre mille presenze registrate in pronto soccorso da inizio settimana. I viaggiatori partiti da Milano e diretti a Pescara sul Frecciarossa, hanno lamentato malori a causa del condizionatore guasto. Enzo Cascini, pescarese, ha scritto: «Stiamo tornando da Milano col Frecciarossa, ci troviamo a Modena e qui tutti si stanno sentendo male per il caldo. Abbiamo chiesto al capotreno perché non funziona l'aria condizionata e ci ha risposto che con questo caldo non ce la fa. Dove viviamo? In Alaska? Dovevano organizzarsi prima». Dal treno Intercity 613, arrivo previsto a Pescara da Milano alle 21.52, Daniele Campilii alle 18.41 ha segnalato: «Sembra di stare su un carro bestiame, senza finestrini e senza climatizzatore. Poco fa ci hanno dato bottiglie d'acqua da mezzo litro per compensare in parte i disagi».

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