La definizione «treni regionali» è quasi fuorviante. In realtà dalle otto linee gestite da Trenitalia, su cui c'è l'interessamento dei tedeschi di Arriva, dipendono molti degli spostamenti anche all'interno di Roma: per capirci, se dalla Storta vuoi raggiungere Valle Aurelia (e dunque la metro A) usi la Roma-Viterbo di Trenitalia, la Fl3; se da Porta San Paolo devi andare a Termini ti affidi alla Fl5. Ancora più chiaramente: 360mila pendolari ogni giorno usano i treni regionali, magari per raggiungere dall'hinterland, dai Castelli come da Tivoli, il centro di Roma. Significa che la torta, oggi tutta di Trenitalia, su cui hanno puntato gli occhi anche i tedeschi, vale quasi 110 milioni di passeggeri all'anno. Va tenuto conto che il contratto di servizio tra Regione Lazio e Trenitalia vale 200 milioni di euro all'anno a cui ovviamente si aggiungono gli incassi dalla bigliettazione.
UOVA D'ORO
La vera gallina delle uova d'oro è il Leonardo Express, che ha un serbatoio di passeggeri garantito (collega Termini all'aeroporto di Fiumicino) e un costo del biglietto alto, 14 euro. Solo nei primi sei mesi del 2017 i passeggeri tra il centro e l'aeroporto (compresi quelli a 8 euro da Tiburtina) sono stati 2,5 milioni. Ma le ferrovie a Roma non sono gestite solo da Trenitalia, c'è anche la parte di Atac (Roma-Lido, Roma-Civita Castellana Viterbo, Roma-Centocelle): per questo, in totale sono 550 mila i pendolari che si affidano ai treni. Questo è lo scenario di partenza, ma poi c'è la vita quotidiana dei pendolari che in alcuni casi si trasforma in calvario. Se è vero che sul fronte di Trenitalia ci sono segnali positivi, restano i problemi di sovraffollamento e lentezza degli spostamenti. Un'analisi molto dettagliata sullo stato di salute dei treni a Roma e nel Lazio normalmente è quella del dossier Pendolaria, realizzato da Legambiente. Nell'ultima edizione spiega: «Nel Lazio la situazione è in netto miglioramento, ma riguarda solo i pendolari che viaggiano sulle linee gestite da Trenitalia. Il materiale rotabile è stato in parte sostituito grazie ai fondi e al Contratto di Servizio con Trenitalia. Molto diversa la situazione sulle linee gestite da Atac, dove la qualità del servizio è davvero pessima per i pendolari, con treni vecchissimi, sporchi e in perenne ritardo in particolare sulle linee Roma-Lido di Ostia e Roma-Civita Castellana-Viterbo». In teoria ci sono margini di miglioramento (eufemismo) maggiori sulle linee Atac, a partire dalla Roma-Lido (considerata una delle peggiori d'Italia, con quasi centomila passeggeri al giorno) per la quale era arrivata una proposta dei francesi di Ratp.
GUAI
Sul fronte di Trenitalia c'è il paradiso? Decisamente no. Alcuni dei problemi sottolineati dal dossier: sulla Fl3 (che collega Tiburtina, Ostiense, Trastevere, Valle Aurelia per salire verso Roma nord) viaggiano in media ogni giorno 65 mila passeggeri, «ma lamentano uno dei sovraffollamenti più alti della Capitale in miglioramento grazie all'inserimento dei nuovi treni Vivalto». Problema analogo di affollamento, sulla Fara Sabina-Fiumicino, che passa da Tiburtina (75 mila viaggiatori) perché spesso si sovrappongono pendolari e passeggeri dell'aeroporto. «E per i pendolari delle linee FL4 che collegano la Capitale con i Comuni dei Castelli Romani riuscire a salire su un treno diventa ogni giorno più difficile».