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Pescara, 24/07/2024
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Data: 05/08/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Le strade provinciali tornano allo Stato: bonus da 28 milioni

PESCARA - Per le Province abruzzesi è il giorno della ola da stadio: 453 chilometri di strade che passano di competenza dello Stato, sotto la gestione di Anas, liberando gli enti locali da un peso enorme e sgravando la Regione di un costo di manutenzione che si aggira attorno ai 28,5milioni di euro l'anno. Luciano D'Alfonso ci scherza su: «Spero che qualcuno non mi accusi di conflitto d'interessi, visto che sono un dipendente Anas». In realtà il governatore non stava nella pelle ieri mattina, incontrando la stampa nella sala Delli Castelli della Regione, per annunciare un risultato a cui dice di aver lavorato incessantemente per 24 mesi. La revisione della rete stradale, che arriva su decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, riguarda l'intero territorio nazionale. Ma se si tiene conto del rapporto tra rete viaria e popolazione, i 452,758 km di strade provinciali che passano in gestione all'Anas, pongono l'Abruzzo in testa alla classifica rispetto alle altre regioni nel quadro della riorganizzazione generale.
L'ELENCO
Nel dettaglio, la Provincia dell'Aquila cede allo Stato 186,617 km di strade; la Provincia di Chieti 169,964; quella di Pescara 96. In questo prima schema non figura ancora la Provincia di Teramo, ma D'Alfonso ha spiegato che si sta lavorando per inserire nel decreto del governo altri 100 km di strade provinciali, come la Silvi-Atri, la Statale verso L'Aquila, la Fossacesia-Lanciano. E tra i prossimi obiettivi figurano anche i circa 30 km della Teramo-Ascoli e la strada per Rigopiano, che consente a D'Alfonso di aprire un'ulteriore parentesi: «Ogni chilometro di strada impone uno stanziamento annuo di 60mila euro per manutenzione. L'Anas dispone di ben 4miliardi l'anno per la manutenzione della rete stradale, e solo in Abruzzo su più di 200 mezzi. Pensate - ha aggiunto il governatore, ricordando proprio la dolorosa ferita di Rigopiano - cosa può significare tutto questo quando si affronta il problema neve».
ASSIST
Antonio Di Marco, presidente della Provincia di Pescara e dell'Upi Abruzzo (Unione province italiane) offre un assist al governatore: «Questo segnale è strategico, fondamentale per risolvere le gravi criticità dei nostri enti nella gestione della rete viaria, a causa delle note difficoltà di bilancio». Altrettanto fa il sottosegretario della Giunta D'Alfonso con delega all'Ambiente e alla Protezione civile, Mario Mazzocca: «E' un enorme risultato incassato dalla nostra Regione che consente anche il riequilibrio delle aree interne».
I tratti di strade provinciali che passano di competenza dello Stato interessano soprattutto i bacini turistici, come Roccaraso, San Vito Chietino, Tagliacozzo, Cappelle dei Marsi, Francavilla..., e numerosi innesti autostradali. Un traguardo a cui D'Alfonso dice di essersi battuto in solitudine già nel periodo a cavallo tra il 97 e il 98, quando la Riforma Bassanini spostò la competenza della rete viaria dallo Stato alle Province dando vita, di fatto, a quella forma di federalismo tanto sollecitata dalle regioni del Nord: «Manifestai già allora le mie perplessità al capo dello Stato, che era Oscar Luigi Scalfaro. Oggi ho ripreso questa battaglia con il ministro Delrio in sede di Conferenza Stato-Regioni, convinto che quel tipo di federalismo, che aveva ingoiato il sistema nazionale, non poteva funzionare». Adesso è arrivato il nuovo decreto di revisione delle reti stradali di interesse nazionale che assieme all'Abruzzo riguarderà anche le regioni Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Umbria e Toscana. Al Nord, si continuerà invece a fare da soli.

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