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Data: 05/08/2017
Testata giornalistica: Abruzzo24ore
Trasporto locale, Il Sindaco Biondi: "L’Aquila interlocutrice principale della Regione. Non posso nascondere una certa perplessità rispetto all’ipotesi di una liberalizzazione dei trasporti sulla tratta che collega le aree interne alla capitale. È inaccettabile la possibilità che, in nome dei profitti delle aziende, siano penalizzati lavoratori e pendolari ed è nostro compito fare in modo che a tutti sia garantita la possibilità di usufruire di un servizio minimo essenziale" di Pierluigi Biondi(*)

L’evoluzione del sistema della mobilità nell’area del cratere sismico renderà di primaria importanza la programmazione del Trasporto Pubblico Locale (TPL) e gli enti locali non possono e non vogliono assolutamente essere tagliati fuori da un tema strategico, che incide in modo determinante sulla qualità della vita. Lo riporta una nota diffusa, in giornata, dal servizio stampa del Comune di L’Aquila. Il contenuto della nota, della quale si riporta testualmente il contenuto completo, e’ stato divulgato, alle ore 14, anche mediante il sito internet dell’ente, attraverso il quale e’ stata rilanciata la notizia. L’Aquila può farsi promotrice del “Patto per lo sviluppo della mobilità” con il coinvolgimento dei comuni limitrofi. L’obiettivo è quello di lavorare per una città accogliente, vivibile, in cui, tra le altre cose, sia garantito lo spostamento agevole di tutte le persone, attraverso la razionalizzazione dei flussi, delle corse, della qualità e quantità dei mezzi e la diminuzione dell’impatto sull’ambiente. L’approvazione della riforma del TPL porterà alla definizione dei bacini di mobilità così come disciplinati dalla nuova normativa nazionale. Una mini rivoluzione a seguito della quale i Comuni abruzzesi capoluogo di provincia, che sino a oggi sono stati titolari delle funzioni di programmazione dei servizi, vedono venire meno questa prerogativa, trasferita completamente in capo alla Regione Abruzzo. Le intese Regioni-Comune rimangono l’unico e l’ultimo elemento determinante per consentire, a chi vive i territori quotidianamente, una pianificazione efficiente del sistema trasporto. L’Aquila – fulcro della regione e ideale-reale centro dell’Appennino – deve recuperare e poi tenere saldo il ruolo di primo piano anche nella previsione dei servizi di mobilità e la Regione non può prescindere da un’interlocuzione seria e costante con l’amministrazione del Capoluogo. Perché se è vero che la direzione di molta riforma conduce a un nuovo centralismo, è anche vero che fondamentali sono lo studio, la conoscenza e la vita nel territorio e per il territorio. Oltre, dunque, l’ottimizzazione delle risorse e il buon senso del Legislatore, sia privilegiata la condivisione di un progetto con L’Aquila città-territorio, portatrice di una debolezza endemica, superabile solo grazie all’ascolto reale. A seguito del sisma, infatti, la fascia di competenza del territorio comunale si è estesa al pari di quella di alcune grandi metropoli italiane, senza che, però, fossero programmati collegamenti efficienti tali da garantire autonomia ai cittadini, a prescindere dal mezzo privato. Inoltre, la strategicità della sua posizione, a un’ora da Roma, fa dell’Aquila un’interlocutrice privilegiata nella valutazione delle scelte per i collegamenti da e per la nostra regione. In tal senso non posso nascondere una certa perplessità rispetto all’ipotesi di una deregulation e liberalizzazione dei trasporti sulla tratta che collega le aree interne alla capitale. È inaccettabile la possibilità che, in nome dei profitti delle aziende, siano penalizzati lavoratori e pendolari ed è nostro compito fare in modo che a tutti sia garantita la possibilità di usufruire di un servizio minimo essenziale. Concordo, dunque, con il bacino unico, con le acquisizioni e l’eliminazione delle sovrapposizioni, ma senza mai perdere di vista il tratto caratteristico di un territorio e, con esso, delle persone che lo vivono.

(*) Pierluigi Biondi Sindaco dell’Aquila



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