PESCARA Quali sono le priorità del governatore Luciano D'Alfonso per la fine della legislatura? «Ci sono tre priorità che sono alla mia portata», ha risposto D'Alfonso nel corso del forum del Centro, «e tre per le quali ho bisogno di una collaborazione nazionale e internazionale. La prima priorità sono i porti abruzzesi. Avremo una concatenazione di cantieri nei nostri porti, perché la portualità vuol dire Zes (zone economiche speciali, ndr). A Pescara l'apertura della diga foranea e l'allungamento dei nuovi moli (finalmente c'è l'autorizzazione dell'autorità che sovrintende allo sminamento). I fondi li abbiamo, ora possiamo attivare gli interventi per fare in modo che una quota del lavoro di dragaggio lo faccia il mare. Per il porto di Ortona il 27 luglio scorso ho parlato con il vertice del Consiglio di stato chiedendo che l'esito del contenzioso tra il primo che ha vinto la gara e il secondo venga pubblicato subito. Ci sono lavori di dragaggio per 9,5 milioni ai quali si aggiungeranno 50 milioni di ulteriori lavori. Ci sono poi 23 milioni per il porto di Vasto. La seconda priorità», aggiunge D'Alfonso, «è mettere in sicurezza il sistema autostradale abruzzese. Sappiamo tutto della A24 e A25, ma c'è un'altra autostrada che serve l'Abruzzo e che ha lo stesso livello di problematicità, ma il cui gestore non ha interesse a comunicarlo. Mi riferisco alla A14, l'autostrada adriatica per l'Italia a trazione Benetton. Porterò il tema al ministro Delrio perché si facciano i lavori. Ma, al contrario di quel che dicono loro, convocheremo un tavolo per dire che non voglio 12 mesi di cantieri, ma lavori in periodi concentrati per la sicurezza autostradale. I lavori però vanno fatti», insiste il governatore, «perché se non si fanno le autostrade perdono la dignità di sicurezza, e c'è il rischio di un provvedimento di chiusura». Terza priorità per D'Alfonso è «garantire a questa regione che il sistema della depurazione delle acque sia un sistema permanentemente verificato e monitorato. Le risorse sono all'altezza: 300 milioni di euro. A Pescara, per esempio», spiega, «abbiamo 12,5 milioni in esecuzione contrattuale con il vecchio depuratore e 20 milioni per il parco depurativo (uno Aca e uno Arap) dove si farà una grande vasca di deposito della prima pioggia, evitando così che l'acqua del cielo vada nel depuratore, dove invece andrà solo l'acqua delle abitazioni. Oggi a Pescara va a finire tutto nel depuratore. E quando questo era a gestione stravagante poteva anche interessare che fosse troppo pieno, perché questo comportava nessun onere di depurazione. Si crea cioè una condizione di rilassatezza organizzativa. La stessa cosa va fatta nella Costa dei trabocchi. Perché non va bene che non ci sia un sistema di depurazione all'altezza nella costa più bella d'Abruzzo. Le fosse Imhoff sono una risposta formale teorica alla depurazione, perché affidata a Dio. Giacché è necessario che quando la fossa è piena vai lì e la svuoti, ma noi non abbiamo neanche una mappa delle fosse Imhoff». Infine ci sono le tre priorità «che non dipendono da me», dice D'Alfonso: «e sono: la partita ferroviaria. Ossia i 1.566 milioni di euro sulla Pescara-Roma. Rfi deve progettare e non ho dubbi che progetti. Ho dubbi che il progetto soddisfi velocemente il ministro Delrio, perché lui vuole capire la connessione funzionale. La seconda è quella dell'aeroporto di Pescara. Lo voglio qualificare dandogli un rango in più, facendone un hub internazionale in connessione con l'aeroporto delle Marche. Terza priorità: fare in modo che per l'Abruzzo si determini una cooperazione rafforzata con le Marche (attraverso la Ascoli-Teramo) e il Molise. Le condizioni oggi sono più favorevoli».