L'AQUILA Sono giorni di paura e di rabbia, questi. Il calore delle fiamme è direttamente proporzionale a quello dell'indignazione e delle polemiche. Sono i tre temi portanti: la spending review che ha portato alla sparizione dei forestali e, dunque, alla diminuzione dei controlli; la follia dei piromani; il turismo di massa che spesso si è accompagnato a comportamenti sprovveduti o addirittura illegali. Partiamo, però, da un caso emblematico: l'elicottero fantasma. Si tratta di uno dei tragici effetti della fusione carabinieri-forestale. Un Erickson S64 che si trovava all'Aeroporto dei Parchi della frazione di Preturo, quindi in piena zona emergenza di questi giorni, presente lì fino a che era in essere la convenzione tra Forestale e Regione. E un grande problema di competenze: all'Arma non è stata demandata alcuna mansione nello spegnere incendi, funzione che è ora in capo ai Vigili del fuoco. A questo si aggiunge la grande questione dell'aeroporto dei Parchi aquilano, la cui destinazione commerciale è fallita grossolanamente e da anni si parla di una possibile vocazione per la Protezione civile. Ieri il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Giorgio De Matteis, ha attaccato: «La sciatteria, ahimè!, dell'amministrazione di centrosinistra ha trasformato l'aeroporto in un'area della quale non si conosce né la destinazione reale, né tantomeno le attività che in essa si svolgono. Pertanto ci stiamo adoperando per verificare la situazione della convenzione con l'attuale gestore dell'aeroporto, così da poter procedere ad una eventuale revoca che permetta, finalmente, di utilizzarlo per fini più utili». Stefania Pezzopane, parlamentare Pd, ha annunciato un'interrogazione parlamentare sul caso Fonte Vetica: «E' chiaro che le responsabilità materiali sono di chi, violando ogni norma, ha acceso un fuoco dove è assolutamente vietato. Responsabilità che vanno accertate e punite senza sconti. Tuttavia vanno acclarate anche altre responsabilità. E' possibile che in una manifestazione così grande, che richiama migliaia di persone, non fossero presenti autobotti, uomini e mezzi per prevenire e spegnere incendi? Perché il tavolo tecnico le avrebbe escluse? Come è possibile che ci siano dei mezzi per lo spegnimento di incendi acquistati dal Ministero dell'Ambiente fermi in un garage, che non vengono ancora assegnati ai parchi?». Durissima nota del Conapo, a firma di D'Annibale: «Pochi Vigili del fuoco, senza mezzi e sottopagati. A Fonte Vetica organizzazione da rivedere». Infine il Wwf: «Il danno nel Parco del Gran Sasso ormai è fatto e l'auspicabile punizione dei colpevoli non potrà restituirci praterie e boschi. E' necessario modificare l'approccio alla gestione di specie e habitat che sono unici al mondo» ha detto il vice presidente Italia Dante Caserta.