PESCARA«Le anticipazioni del rapporto annuale sullo stato dello sviluppo del Mezzogiorno (Rapporto Svimez), riferito all'anno 2016, consegnano due informazioni importanti: da un dato, la crescita del Sud si consolida e il Pil aumenta dell'1 per cento, dall'altro in questo quadro complessivamente positivo la maglia nera spetta all'Abruzzo per i suoi dati negativi, che fanno registrare un forte calo dell'agricoltura e una contrazione della produzione industriale che scende del 2,2 per cento». E' questa l'analisi preoccupante di Uil Abruzzo che sentenzia: «Il prodotto interno lordo della regione, pur rimanendo a livelli più alti di tutto il Sud, è in diminuzione dello 0,2 per cento». Per il sindacato: «I dati abruzzesi negativi risentono certamente della contrazione della spesa pubblica, determinata della fine della vecchia programmazione dei Fondi Strutturali 2007-2013 non compensata dall'avvio della nuova programmazione. Ma questi dati sono tanto più preoccupanti», sottolinea la Uil, «se si considera che alla contrazione della produzione industriale corrisponde, nel primo trimestre del 2017, una flessione degli occupati del 3,7 per cento, pari a 18 mila unità lavorative in meno, con un aumento dei disoccupati dell'1,4 per cento: il dato peggiore degli ultimi dieci anni, di gran lunga superiore a quello nazionale, che ha segnato una diminuzione dello 0,4 per cento, ponendo l'Abruzzo al terzultimo posto nella graduatoria». «Questo quadro», commenta Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo, «ci deve far riflettere su come la crescita sia fragile se non è sostenuta da un tessuto industriale solido, alimentato da politiche capaci di rinforzare la storica ossatura industriale regionale, attrarre nuovi progetti di investimento e sostenere l'imprenditorialità giovanile. È necessario invertire la rotta», afferma Lombardo, «cercando di migliorare la competitività delle imprese abruzzesi, soprattutto delle piccole, che da sole assorbono il 52% degli occupati, ma a causa delle loro dimensioni sono limitate nell'accesso alle politiche industriali nazionali. Questo ci porta a ribadire», conclude il segretario Uil, «che l'Abruzzo deve migliorare la sua capacità progettuale e realizzativa degli interventi pubblici, innovando la macchina della pubblica amministrazione. Dobbiamo utilizzare tutti i mezzi a nostra disposizione come il Masterplan, il Patto per lo Sviluppo, la Carta di Pescara, il Decreto per il Mezzogiorno, i Fondi Comunitari per invertire il valore negativo». (c.s.)