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Data: 09/08/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Errani chiama Brucchi a Roma. E dà i fondi per le nuove aule

TERAMO L'allarme lanciato da Brucchi nell'incontro con il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli ha colto nel segno. Il ministro ha tenuto fede all'impegno di occuparsi dell'emergenza scuole sicure in città. E a meno di ventiquatt'ore, ieri mattina, il sindaco è stato richiamato d'urgenza a Roma. «Dopo l'incontro con il ministro si è messo in moto meccanismo virtuoso», esordisce Maurizio Brucchi, «In mattinata si è tenuta una pre-riunione dal commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani con il capo del dicastero della Pubblica istruzione e poi mi hanno chiamato - io stavo facendo l'incontro con il prefetto - dicendomi che dovevo andare subito a Roma per discutere alcuni aspetti tecnici». Brucchi è partito subito per Roma, accompagnato dal dirigente dell'ufficio tecnico del Comune Remo Bernardi. Qui ha incontrato Errani e la dirigente del ministero dell'Istruzione. « Ci viene finanziata la scuola "jolly", come avevo chiesto nell'incontro con il ministro», annuncia Brucchi, riferendosi alla necessità di avere una struttura con aule per 900 studenti che può ospitare, di volta in volta, gli alunni le cui scuole sono oggetto di lavori di messa in sicurezza. A questo punto la domanda è dove sorgerà. «Le possibilità sono due: l'edificio della curva dello stadio o l'area davanti alla D'Alessandro. Abbiamo discusso entrambe le soluzioni», osserva il sindaco. Oggi i tecnici del Comune faranno «un'analisi numerica con una serie di verifiche su alcuni aspetti tecnici, li comunichiamo al Miur e giovedì mattina si terrà un incontro fra il ministro Fedeli e il sottosegretario Maria Elena Boschi proprio per parlare di questo problema e di quello un'altra località del Lazio», spiega il sindaco. Che non si sbilancia, ma pare di capire fra le righe che fra le due opzioni quella più probabile sia la D'Alessandro che presenta meno criticità tecniche e burocratiche. E in questo caso dunque arriverebbero i Musp (moduli ad uso scolastico provvisorio). Impossibile allo stato attuale fare una stima dei costi e dei tempi di realizzazione. Certamente non si farà in tempo per l'11 settembre, data di riapertura delle scuole. E quindi bisognerà trovare delle soluzioni-tampone. Brucchi al riguardo osserva sinteticamente che se ne discuterà nel tavolo di protezione civile per le scuole a cui prenderanno parte diversi attori e che sarà convocato a giorni. Comunque sia, il sindaco intende procedere a tappe forzate. E in caso si opti per i Musp, come probabile, a "stralci funzionali", cioè attivare i moduli man mano che vengono montati. «Non andremo in ferie a Ferragosto per lavorare su questo progetto, ora si devono velocizzare i tempi per fare tutti gli adempimenti», precisa Brucchi, che osserva anche: «Stiamo perseguendo sulla strada giusta, nel fare pressing su tutti i nuclei decisionali. Il deputato Paolo Tancredi ci sta dando una grossa mano, lo ringrazio per l'attività messa in campo. Ora c'è ancora tanto lavoro da fare, ma abbiamo iniziato un percorso che porterà dei risultati. Le scelte che si dovranno fare richiedono partecipazione e serenità nel dare il giusto peso agli elementi che abbiamo, compresi questi benedetti indici di vulnerabilità che non sono l'unico fattore da mettere sul tavolo della decisione. L'interesse prioritario, in ogni caso, è la sicurezza dei nostri figli e per questo stiamo lavorando».

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