La realizzazione della funicolare, con il Comune che chiede alla Regione di mantenere gli impegni ed erogare un'anticipazione di 1,3 milioni, infiamma la politica. Il sindaco Umberto Di Primio replica alle accuse del consigliere regionale Camillo D'Alessandro. «Le isteriche minacce di D'Alessandro nei confronti del Comune sono ridicole, è evidentemente ossessionato da una mia eventuale candidatura alla Regione visto il suo livore nel commentare, immagino su delega del Pd, il mio passaggio a Forza Italia prima ed ora la mia presa di posizione sul Masterplan a difesa della mia città - risponde Di Primio -. Non solo non permetterò mai che questi signori tolgano un solo centesimo dai finanziamenti destinati a Chieti ma neppure permetterò che passi la loro logica di vedere gestite tutte le gare d'appalto dall'Arap o da Tua, alla quale si è capito D'Alessandro è particolarmente affezionato, basti vedere lo scempio di proposta di legge sul trasporto pubblico presentata in Regione. Ad oggi non ancora ci viene trasmesso dalla Regione lo schema di convenzione-concessione per l'attuazione degli investimenti del Masterplan. Il Comune ha diritto a un'anticipazione del 10% che ad oggi la Regione non ha ancora erogato: senza il Comune non può procedere nelle attività di propria competenza» . Per l'ex candidato sindaco e consigliere del Pd Lugi Febo, il sindaco «che ha ricevuto zero euro per la funivia dal suo amico Febbo quando era un plenipotenziario esponente della ex maggioranza in Regione, anziché definire carta straccia i soldi che sono disponibili da parte della Regione Abruzzo targata D'Alfonso, si metta a fare il sindaco e si adoperi perché la sua amministrazione non perda questo finanziamento».