No, quei soldi non ci sono. O almeno, non ancora. E’ questa la verità che sta venendo a galla sul finanziamento delle banchine del porto di Pescara. E non sarebbe neppure un gran problema se non fosse che il 2 agosto scorso questo progetto è stato sbandierato in pompa magna alla Direzione marittima Abruzzo-Molise, alla presenza del presidente dell’Autorità di Sistema dell’Adriatico centrale Rodolfo Giampieri venuto apposta da Ancona, di Enzo Del Vecchio in rappresentanza della Regione Abruzzo e del sindaco Marco Alessandrini. Cinquecentocinquantaduemila euro di finanziamento con i fondi Po Feamp (fondi europei per gli affari marittimi e della pesca) per i lavori di manutenzione, miglioramento e ammodernamento delle banchine nord e sud del porto pescarese. Con tanto di conferenza stampa il 2 agosto viene annunciato addirittura che i lavori sarebbero partiti nei prossimi mesi grazie a una sinergia tra Autorità di sistema, Regione, direzione marittima e Comune di Pescara.
Eppure, fino a questo momento, non c’è alcuna graduatoria pubblicata, quindi non si sa neppure se questo progetto sia stato ammesso a finanziamento.
Forse il presidente della Regione avrà avuto rassicurazioni a voce, ma questo non giustifica il fatto che venga annunciata una notizia che non ancora è ufficiale. Che non esiste.
Il primo a sollevare dubbi sulla vicenda è stato Marcello Antonelli, consigliere comunale di Forza Italia, con una interrogazione alla quale nessuno in Comune sa come rispondere.
“Allo stato attuale – scrive Antonelli nella sua interrogazione del 3 agosto scorso, l’unica comunicazione pervenuta ai soggetti presentatori dei progetti, riguarda il completamento della valutazione di rilevabilità con espresso rinvio alla fase di ammissibilità”.
Insomma, solo la comunicazione con cui si attesta che la domanda è in regola e che può essere valutata. Niente più.
“Ad oggi – insiste il consigliere azzurro – la suddetta valutazione risulterebbe non ancora definita e, comunque, mancherebbe la graduatoria ufficiale dei progetti ammessi al finanziamento”.
Insomma, la solita trita e ritrita politica degli annunci. Certo, ci può essere una comunicazione non ufficiale, magari sussurrata a voce. Ma al momento, niente, nessun pezzo di carta, nessuna graduatoria è stata ancora resa pubblica.
Sarà difficile per il Comune rispondere all’interrogazione, tanto più che questo delle banchine è un progetto della Regione. Pescara per la verità un progetto l’aveva presentato, chiedendo gli stessi finanziamenti Po Feamp per i luoghi di sbarco e le sale per la vendita all’asta del pescato: ma anche questo progetto è fermo, in attesa di finanziamento.
Un bel dilemma, un bel mistero. Presentato alla stampa come se i soldi fossero già nel cassetto.
“Stiamo parlando di un porto nuovo che verrà e che deve garantire condizioni di sicurezza, funzionalità e opportunità di crescita – ha commentato il 2 agosto scorso Enzo Del Vecchio, responsabile della segreteria del presidente della Regione Luciano D’Alfonso nel corso della conferenza stampa -. Oggi con questo progetto si riqualificano le banchine per garantire un miglior attracco dei pescherecci nell’ottica di un miglioramento dei servizi. È solo un primo passo per arrivare ad avare una infrastruttura che possa essere funzionale alla marineria e agli operatori commerciali per una crescita del tessuto economico del territorio. Con 15 milioni di fondi del Masterplan si provvederà ai lavori per la soffolta e il prolungamento delle banchine fino alla diga foranea per portare fuori le acque del fiume”.
ps: Un primo passo, ha detto. Meglio annunciare, poi ai soldi ci si pensa. Magari una soffiata ci sarà stata. Ci sono spesso, le soffiate, qui in Abruzzo.