Sei bus su dieci guasti. Una corsa su quattro saltata e una media di dieci linee sospese ogni giorno; senza contare gli stop improvvisi ai tram, le deviazioni di percorso per lavori o le interruzioni improvvise dovute a incidenti che bloccano la circolazione. Eccolo il quadro impietoso del trasporto su gomma targato Atac/Roma Tpl in questa prima decade di agosto. Un calvario per chi resta in città. Non va meglio sulla metro A (servizio sospeso per lavori tra Termini e Arco di Travertino e attese alle fermate attive che si attestano sui venti minuti), sulla metro B (in media 4 treni fuoriuso al giorno), sulla Roma-Lido (degli appena 9 previsti, due al giorno sono guasti) e sulla ex ferrovia Roma-Nord, dove i pendolari, esausti per i continui disagi, lunedì hanno presentato addirittura un esposto in Procura denunciando che a fronte delle 150 corse assicurate, «se ne fanno cento, 120 al massimo».
RABBIA SOCIAL
Basta dare un'occhiata alle comunicazioni dell'account twitter @infoatac per avere dimensione della debacle pre-ferragostana. Sotto la voce linea bus «momentaneamente non attiva per indisponibilità vetture causa guasto», alle 19 di ieri se ne annoveravano otto: 115, 870, 087, 34, 228, 247, 870, 64 e 188. A cui si sono aggiunti lo stop del tram 3 per la caduta di un ramo sulla linea di alimentazione aerea al Celio, la deviazione del 111, 211 e 450 per un incendio a Pietralata, e le solite corse soppresse del treno ex Roma-Nord tra Flaminio e Montebello. Mercoledì ad appiedare gli utenti ci avevano pensato i tram, il 2 fermo «per un guasto tecnico» e il 5 e il 14 bloccati per l'investimento di un pedone. Martedì, ancora una volta per un guasto, si erano fermati i tram 5, il 14 e il 19. Alle 14 di ieri l'utente Fabrizio chiede a @infoatac: «Il 360 direzione piazza Zama, fermata Spontini?». Risposta: «Spiacenti al momento nessun bus in arrivo». Della serie: arrangiati. Paolo Funari fa presente: «Preso treno da Civitavecchia 30 minuti per arrivare, poi 50/60 minuti in attesa bus Atac». Valerio Fabbrizi si concede un po' di ironia: «Durante l'anno #Atac applica ormai l'orario estivo... in estate vige invece l'orario per cui non esiste trasporto pubblico a Roma».
NELLE RIMESSE
Per rendere l'idea, ieri al deposito di Magliana, uno dei più strategici perché da qui partono anche le vetture dirette in Centro, su 250 autobus programmati in uscita, ben 160 erano guasti. Gli autisti in servizio sono rimasti a disposizione. Stessa scena martedì al deposito di Grottarossa, dove un video mostra decine di conducenti che invece di sedersi a girare la ciambella (come chiamano in gergo il volante), si sono dovuti accontentare di due chiacchiere e un caffè alla macchinetta automatica in attesa di essere chiamati magari a coprire qualche altro buco del servizio.
LE DENUNCE
«La maggior parte dei guasti - spiega Renzo Coppini, segretario regionale del Sul Ct - è dovuta al cattivo funzionamento degli impianti dell'aria condizionata. Sono talmente vecchi, come i motori, che è quasi impossibile ripararli. I fornitori non mandano più ricambi e si cannibalizzano i bus fermi per recuperare pezzi. La situazione è talmente critica che a settembre, con la riapertura di uffici e scuole, si rischia il collasso totale. Con Fast e Utl chiediamo un incontro urgente con Roma Capitale per capire come intende intervenire». Nel settembre 2016 l'assessore ai Trasporti Linda Meleo annunciava un «piano straordinario per la manutenzione dei bus», con la richiesta ai dirigenti di «fornire report settimana per settimana». Dopo un anno, nuovo corso per il Cda e punto e a capo.
PIÙ DEBOLI
A farne le spese, oltre ai turisti che comunque affollano la Capitale anche ad agosto, sono le categorie più deboli e i ceti più bassi che non partono per le vacanze e usano il trasporto pubblico per muoversi. Molti gli anziani, parecchi dei quali neppure sono in grado di navigare su internet per informarsi o consultare le app della mobilità. O i malati e i loro parenti: mercoledì l'attesa era infinita pure per il 20 che collega la stazione di Anagnina con il policlinico di Tor Vergata.