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Data: 12/08/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Consip, l'inchiesta si allarga agli appalti delle Ferrovie

ROMA E' ad un nuovo giro di boa l'inchiesta della procura di Roma partita dagli affari che l'imprenditore Alfredo Romeo aveva con Consip ma poi allargata anche ad altri episodi.
Ieri, undici indagati hanno ricevuto un avviso di conclusione delle indagini. Tra loro ci sono anche il ministro dello Sport Luca Lotti, il padre dell'ex premier Tiziano Renzi ma anche l'ex amministratore delegato di Consip Domenico Casalino, il presidente di Grandi stazioni Silvio Gizzi e il dirigente della centrale unica d'acquisto Francesco Licci, ex presidente della commissione che dal 2014 in avanti si è occupata di bandire e poi assegnare la famosa gara da 2,7 miliardi per il facility management (ovvero, pulizia e manutenzione dei palazzi pubblici di tutta la penisola), Fm4. Diverse, e in parte note, le vicende contestate. Luca Lotti ed il generale dei Carabinieri Tullio Del Sette e il comandante Emanuele Saltalamacchia sono accusati di rivelazione del segreto istruttorio perché avrebbero fornito informazioni sulle indagini in corso. Tiziano Renzi resta indagato per traffico di influenze.
Non sarebbe direttamente collegata agli appalti gestiti da Consip, il nuovo filone dedicato a Grandi stazioni. Lo scorso maggio, i carabinieri del Nucleo investigativo, su indicazione dei pm della procura di Roma Paolo Ielo e Mario Palazzi, erano andati proprio negli uffici dell'azienda in parte di proprietà di Ferrovie dello stato per acquisire documentazione relativa alle ultime gare bandite e proprio da quei documenti è partita l'indagine che vede indagato Silvio Gizzi per turbativa d'asta in concorso con l'uomo d'affari toscano, amico di famiglia di Tiziano Renzi, Carlo Russo e Alfredo Romeo.
LE CONVERSAZIONI
E' Carlo Russo - in intercettazioni il cui contenuto è, ovviamente, tutto da verificare - a tirare in ballo l'amministratore delegato di Grandi stazioni parlandone come di un suo grande amico. Stando alle conversazioni c'è, in particolare, una gara, relativa alla manutenzione di stazioni ed edifici del valore di 400 milioni che, nell'estate di un anno fa, è già in fase avanzata. Le offerte tecniche sono state presentate e si attende l'apertura delle buste. In una conversazione del 31 agosto del 2016, Russo spiega ad Alfredo Romeo: «Sono ripassato (risata) dall'amico di Grandi», dice «no lui mi ha detto che lo sa che deve aiutare lei ma gliel'avevo detto... ha detto, dice: Facciamo tutto quello che... però dobbiamo ritrovare ste offerte tecniche perché non le troviamo». A proposito della gara, e del fatto che lo scatolone con le offerte arrivate sembra essersi perso Romeo chiede anche: «C'è da pagare?» .
Qualche tempo dopo, il 7 settembre, Russo spiega che le offerte sono state trovate e la Romeo gestioni è indietro di dieci punti: «Insomma sono 10 punti.. ha detto non mi tornare la prossima settimana vieni fra 15 giorni» e Romeo conferma che i suo i tecnici avrebbero già risposto anche alla richiesta di chiarimenti. Alla fine del mese, il 21 settembre, un fotopedinamento agli atti dimostra che Russo e Gizzi si sarebbero effettivamente incontrati, all'interno della stazione Termini.

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