L'AQUILA Incontro, ieri pomeriggio, per l'acquisizione o fusione di Ama e Tua, l'azienda di trasporto pubblico locale e quella regionale (che ha sostituito l'Arpa) tra l'amministrazione comunale dell'Aquila e i sindacati della società locale.«Si tratta di un problema da risolvere con urgenza», hanno commentato al termine della riunione, che si è svolta a Palazzo Fibbioni, nell'ufficio del sindaco, il primo cittadino Pierluigi Biondi e l'assessore comunale ai Trasporti, Carla Mannetti.Sindaco e delegata chiedono «un incontro urgente con la Regione, per affrontare il nodo trasporti legato al passaggio di Ama alla società regionale Tua», hanno detto al termine della riunione il sindaco dell'Aquila, Biondi, che insieme all'assessore alla Mobilità del capoluogo Mannetti, ha incontrato le organizzazioni sindacali del settore (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa).«I sindacati hanno ricordato che i lavoratori hanno espresso, con un referendum, la preferenza di una fusione di Ama in Tua», hanno dichiarato sindaco e assessore. «Di contro, il consigliere regionale con delega ai Trasporti, Camillo D'Alessandro, ha ribadito sin dal 26 maggio scorso che l'acquisizione dell'azienda aquilana in Tua sarebbe stata più agevole, in vista di un futuro processo di fusione. Ad oggi gli impegni presi pubblicamente dalla Regione sono stati disattesi e non sono stati avviati gli atti preliminari, né per la fusione tra le due aziende, né tantomeno per l'acquisizione di Ama in Tua».«Ho raccolto e recepito le preoccupazioni dei sindacati», ha dichiarato il sindaco Biondi, «e per questo il 31 agosto prossimo ci incontreremo con la Regione, con Ama e con Tua per definire un percorso che va concluso necessariamente, per legge, entro la fine di settembre». Il 30 settembre, infatti, è il termine ultimo entro il quale si può procedere all'affidamento del servizio locale in house. Quindi l'Ama ha deciso da tempo che dovrà essere acquisita da Tua.Il consigliere regionale delegato ai Trasporti, Camillo D'Alessandro, a suo tempo aveva assicurato che Tua avrebbe proceduto prima all'acquisizione di Ama e poi alla fusione. A meno di un mese e mezzo dalla scadenza, però, nulla si è mosso.