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Pescara, 24/07/2024
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Data: 20/08/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sisma, dossier a Gentiloni. Il vertice sul terremoto. Il dossier D’Alfonso «Un’emergenza sparsa sul territorio». Il governatore domani da Gentiloni sui danni provocati dalle ultime scosse

L'AQUILA E' a un bivio importante la gestione post emergenziale dopo i terremoti che hanno devastato l'Italia centrale a cavallo tra 2016 e il 2017, Abruzzo compreso. Mentre la governance fa i conti e si divide sul probabile addio del commissario Vasco Errani (l'ex sindaco dell'Aquila Massimo Cialente sarebbe un candidato alla sostituzione, ma lui in questa fase smentisce seccamente: ci sarà un coordinamento centrale con poteri aumentati ai presidenti di Regione), quella di domani sarà una giornata importante a palazzo Chigi per sancire l'avvio della fase 2.
In mattinata il governatore Luciano D'Alfonso incontrerà il premier Paolo Gentiloni, poi insieme agli altri governatori ci sarà una conferenza stampa alle 15 per delineare lo stato dell'arte. Sono tante le incognite, a partire da quelle scaturite dal cosiddetto caso Pirozzi: le dichiarazioni del sindaco di Amatrice al Messaggero sulle esenzioni fiscali, definite «una presa in giro», dovrebbero indurre il governo, come annunciato, a prevedere ulteriori misure. L'Abruzzo si presenta a questo appuntamento con un dossier corposo, 82 pagine, svelate in anteprima dal Messaggero, che delineano un quadro di interventi che può essere considerato piuttosto avanzato.
IL BUCO NERO
Come ha ribadito D'Alfonso al nuovo capo della Protezione civile Angelo Borrelli, l'emergenza reale, oggi, è quella di Campotosto. Il borgo è stato danneggiato dal sisma 2009, toccato da quelli di Amatrice e Norcia, ma poi letteralmente sventrato in particolare dalle scosse del 18 gennaio che configurano un vero e proprio terremoto di Campotosto, anche per la posizione degli epicentri. La piccola economia locale è stata decapitata, il paese si è svuotato e non è stato semplice neanche allocare le Sae, soluzioni abitative in emergenza, perché gran parte del territorio è zona rossa o sotto il livello del grande lago adiacente al borgo.
D'Alfonso lo ha detto a Borrelli e pare che ora le aree siano state individuate. E' in corso la presa in possesso, i moduli sono attesi per la primavera del 2018: ne serviranno 26. Stessa tempistica per Valle Castellana e Campli, dove arriveranno, rispettivamente 30 e 6 moduli. Sono questi i Comuni più indietro. Negli altri le cose sono ormai avviate: domani saranno consegnati i lavori, ad esempio, a Colledara, Cortino, Rocca Santa Maria, Capitignano, addirittura comincerà il montaggio a Tossicia e Torricella Sicura.
Per quanto concerne la fase emergenziale, questa è la fotografia della situazione. Sono stati effettuati 28.257 sopralluoghi Fast (quelli più speditivi) mentre sono state compilate oltre 9.000 schede Aedes per il rilevamento dettagliato: 8.234 edifici privati, 568 pubblici, 557 scolastici. Le Sae, soluzioni abitative in emergenza, già ordinate o in corso di realizzazione sono 225; in corso di valutazione 62. La stima della spesa complessiva per i moduli provvisori, al 30 ottobre, è di 37 milioni. Sono stati altresì consegnati 11 Mapre (Moduli abitativi provvisori d'emergenza) e 7 sono stati ordinati, per una spesa di 600 mila euro. Per la zootecnia sono stati consegnati 26 moduli (1 milione), ma altri ne dovranno arrivare. La delocalizzazione di attività commerciali finora ha causato la spesa di 227 mila euro. La popolazione alloggiata negli alberghi ammonta a 1.411 unità (costo 11 milioni). Dell'autonoma sistemazione usufruiscono 5.301 persone, per un costo di 13,3 milioni: 11 aquilani, 5.108 teramani, 180 pescaresi, 2 chietini. Nelle strutture comunali sono assistite 308 persone, per una spesa finora di 21.435 euro.
LA RICOSTRUZIONE
Per quanto concerne le attività di ricostruzione, coordinate dall'Ufficio speciale diretto da Marcello D'Alberto, sono state già compilate 2.129 schede Aedes, con 115 richieste di contributo e 156 istruttorie aperte. Sul fronte delle attività produttive sono stati riparati immediatamente 4 edifici temporaneamente inagibili e 10 tra quelli distrutti o danneggiati. Per le scuole, 98 inagibili, il primo piano stralcio ha previsto uno stanziamento di 24 milioni. Per le opere pubbliche il primo piano stralcio ha previsto 19 interventi per 20 milioni totali. Allo studio ci sono due proposte per il secondo: una da 14,6 milioni e un'altra da 17,3, entrambe per otto nuovi interventi. Due ordinanze hanno invece finanziato la ricostruzione di 26 chiese totali, per un totale di circa 5,1 milioni di euro a cui si aggiungono 16 interventi del primo piano stralcio per i beni culturali, con un importo già assegnato di 13,7 milioni di euro.
Come spesso ha rivendicato D'Alfonso, per la prima volta viene riconosciuto anche il danno indiretto, con provvedimenti ad hoc per il rilancio economico. Sulle Zes, le zone economiche speciali, per le quali in Abruzzo sono state individuate le aree portuali, sia Confindustria che il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi hanno chiesto l'inserimento delle aree interne.

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