PESCARA Altre 48 ore per trovare una possibile soluzione sul caso Diodati ed evitare il rischio di fratture insanabili all'interno delle maggioranze in Regione, Provincia e Comune di Pescara. È questo il tempo che si è preso ieri il presidente della Regione Luciano D'Alfonso per tentare di risolvere la grave crisi scoppiata al Comune con la decisione del Pd di far entrare in giunta Gianni Teodoro.Il primo passo è stato fatto ieri mattina nel vertice presieduto da D'Alfonso in Comune. Alle 10, si sono riuniti intorno al tavolo il presidente della Regione, il sindaco Marco Alessandrini, i segretari regionale e cittadino del Pd Marco Rapino e Moreno Di Pietrantonio, e i dissidenti del Pd e della lista civica che nei giorni scorsi hanno minacciato di uscire dalle maggioranze delle varie amministrazioni di appartenenza, ossia gli assessori regionale e comunale Donato Di Matteo e Giuliano Diodati, la deputata del Pd Vittoria D'Incecco e i consiglieri comunali del Pd Tiziana Di Giampietro e della lista civica Pescara bene Comune Gabriella Lola Berardi e Adamo Scurti. L'incontro, durato all'incirca un paio d'ore, è stato poi definito da alcuni partecipanti «interlocutorio». «Siamo in una fase di approfondimento», ha commentato Di Pietrantonio, «ci siamo presi 48 ore per decidere». Il prossimo incontro, quindi, si dovrebbe svolgere domani. Ma il condizionale è d'obbligo perché, molto probabilmente, i contatti informali tra le parti continueranno anche oggi. La situazione resta fortemente ingarbugliata. Il gruppo dei dimatteiani, di cui fa parte l'assessore al bilancio del Comune Giuliano Diodati, non intende fare passi indietro e ribadisce la minaccia di uscire dalla maggioranza, se Alessandrini dovesse effettivamente sostituire in giunta Diodati con Teodoro. L'uscita dell'attuale assessore al bilancio, quindi, metterebbe a serio rischio la tenuta al Comune della coalizione, che dovrebbe rinunciare a ben tre consiglieri, stando alle minacce arrivate in questi giorni. A questo punto, non è escluso che la scelta per un cambio della guardia in giunta possa cadere su qualche altro assessore. Ieri, in proposito, era tornata a circolare l'ipotesi di un patto con la Sinistra italiana per far uscire l'assessore alla cultura Giovanni Di Iacovo in cambio di un posto in giunta per una donna. Ma Sinistra italiana ha già rifiutato una soluzione del genere nei mesi scorsi. Appare ancora più difficile l'ipotesi di una sostituzione dell'assessore all'urbanistica Stefano Civitarese, cui il sindaco però non intende rinunciare. Nel frattempo, il rimpasto si è bloccato. Non solo la nomina in giunta di Teodoro, ma anche quella della consigliera Simona Di Carlo al posto di Laura Di Pietro. Probabile l'uscita anche dell'assessore Loredana Scotolati, se il gruppo dei dimatteiani dovesse accettare il posto per una donna, in cambio di Diodati.