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Data: 21/08/2017
Testata giornalistica: Rassegna.it
I mesi che ci dividono dal congresso di Susanna Camusso

Dovremo rispondere in modo corale ai tanti impegni che ci attendono. Piano del lavoro e Carta dei diritti continueranno a essere le piattaforme su cui mantenere l’asse strategico della nostra iniziativa

Abbiamo alle spalle una stagione molto intensa di iniziativa della nostra organizzazione. Dal Piano del lavoro alla Carta dei diritti universali, sono state tante le decisioni assunte dalla Cgil e proposte alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Ora si tratta, facendo tesoro anche delle indicazioni che avremo dalla Conferenza di Programma, di preparare in termini unitari il XVIII congresso nazionale della Cgil.

Senza trascurare naturalmente l’attività sul versante delle intese da costruire assieme a Cisl e Uil, all’interno di un percorso che ha visto una stagione importante di rinnovi contrattuali unitari e ha determinato la “fase 1” della vertenza sulle pensioni, che dovrebbe riuscire ad accompagnare anche la “fase 2” e ad aprire un negoziato con il Parlamento e il governo per un fisco più giusto e progressivo.

Un’attività complessa, anche al netto della considerazione che si possono e si debbono costruire politiche e iniziative unitarie, che sconta differenze di analisi strategica su molti temi importanti, come il ruolo del Jobs Act o le modalità con cui si affronta un processo di riunificazione del mondo del lavoro, ma anche valutazioni comuni su una strumentazione che non è all’altezza di un Paese come il nostro e che si è ormai trasformata in un autentico dramma sociale, in particolare nel Mezzogiorno.

Noi abbiamo costruito la proposta e l’iniziativa della Cgil in una stagione piena di difficoltà, in cui a prevalere è stata l’idea della disintermediazione, della scelta sciagurata di negare il ruolo delle organizzazioni di rappresentanza, ma anche del ridisegno delle forme politiche del nostro Paese, dell’alto astensionismo tra i cittadini e tra gli stessi lavoratori, al punto che, oggi, una quota significativa del lavoro attivo ha deciso di non esercitare il diritto di voto.

Un argomento che non può lasciarci indifferenti, tanto più in un momento in cui ci apprestiamo ad affrontare la scadenza importante delle elezioni per il rinnovo delle Rsu nel pubblico impiego, che interesserà oltre tre milioni di persone.

Nei prossimi mesi saremo chiamati a un grande lavoro di squadra. Dovremo essere in grado di rispondere in modo corale ai tanti impegni che ci attendono. Piano del lavoro e Carta dei diritti continueranno a essere le piattaforme su cui la Cgil manterrà l’asse strategico della sua iniziativa, tenendo assieme la battaglia contro la disoccupazione giovanile con la lotta alle diseguaglianze e l’affermazione dei diritti.

L’Assemblea generale del 10-11 luglio 2017 ha delineato il percorso di lavoro della Cgil per i mesi che ci dividono dal congresso. Con l’Assemblea generale, che terremo a Lecce il 14 e il 15 settembre, poco prima della quarta edizione delle Giornate del lavoro, e nel tardo autunno con la Conferenza di programma, definiremo l’insieme degli elementi strategici di riferimento necessari per preparare la discussione congressuale.

Avremo così tutte le condizioni per avviare l’organizzazione effettiva del congresso. A questo riguardo, voglio sottolineare l’impegno del gruppo dirigente della Confederazione a definire, prima dei percorsi congressuali, le regole dello svolgimento delle assise, con l’obiettivo di realizzare il massimo di partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

Ed è proprio dalla stagione della partecipazione che dobbiamo ripartire, ricordandoci che è stato esattamente questo – con la tornata di migliaia di assemblee e in seguito con la raccolta di milioni di firme – l’elemento trainante della campagna dei diritti e che sarà ancora fondamentale per affrontare le nuove sfide che abbiamo di fronte. Dobbiamo, quindi, utilizzare bene i mesi che ci attendono, avendo sempre come priorità assoluta gli interessi delle donne e degli uomini che rappresentiamo.

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